15 gennaio 1944 – Assassinio di Oliviero Frosali

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Oliviero Frosali
Sesto com'era

Sesto giorno per giorno la rubrica curata da Daniele Niccoli, autore dei libri Sesto una bella storia e Sesto Fiorentino – I giorni della nostra storia

Fatti e date che caratterizzano la storia e la cronaca della città di Sesto con la speranza che ci possano aiutare a conoscere la nostra semenza e a intuire il nostro futuro.

La casa sul confine dei ricordi,
la stessa sempre, come tu la sai
e tu ricerchi là le tue radici
se vuoi capire l’anima che hai (Francesco Guccini)

Sesto giorno per giorno

15 gennaio 1944 – Assassinio di Oliviero Frosali

Subito dopo la battaglia di Valibona, dove trovarono la morte Lanciotto Ballerini, Luigi Giuseppe Ventroni e Andrey Vladimiro le forze di polizia di Sesto Fiorentino decisero di effettuare ricerche nelle abitazioni degli antifascisti e degli ex detenuti politici per scovare elementi coinvolti con la Resistenza. Protagonista dell’azione fu il comandante della stazione dei carabinieri di Sesto, il maresciallo Giorgi, personaggio ben noto alla cittadinanza per l’assidua collaborazione con repubblichini e nazisti.

I controlli, scattati nella giornata del 15 gennaio 1944 inizialmente non ebbero il successo che i nazifascisti si aspettavano. Non era stata trovatanessuna prova che potesse servire da pretesto per qualche arresto o, peggio che mai, per una rappresaglia. Giunti però nella zona di Baldracca, subito sotto i’ treno, sorpresero nella propria abitazione Oliviero Frosali, partigiano ed ex detenuto politico giudicato dal Tribunale Speciale. Dopo tanti giorni passati nascosto fuori casa, Oliviero, aveva deciso di concedersi una notte in famiglia. La mattina all’alba si sarebbe dato di nuovo alla macchia. Sembrava una serata tranquilla e invece improvvisamente si sentirono le urla dei fascisti e dei nazisti che intimavano allo stesso Oliviero di consegnarsi. Pensò di potersi mettere in salvo saltando un muretto per poi prendere la via dell’orto, ma l’abitazione era stata circondata e, senza nemmeno intimargli l’alt, fu falciato dai colpi di mitra che lo ferirono gravemente. Ai familiari non fu concesso neppure di avvicinarsi. Fu portato a Careggi dove morì la mattina successiva.

Oliviero Frosali fu il primo caduto di Sesto nella guerra di Liberazione.
Il suo assassinio suscitò l’indignazione della cittadinanza e spinse ancor di più i giovani verso la montagna. I compagni di lotta del povero Frosali decisero che era giunta l’ora di dare una lezione al maresciallo Giorgi. Il 22 maggio 1944 due gappisti (uno solo secondo altre testimonianze) arrivarono in bicicletta da Firenze sorprendendo il maresciallo Giorgi al rientro in caserma dopo la consueta visita al comando tedesco. Contro di lui esplosero numerosi colpi di pistola, ma non furono sufficientemente precisi e rapidi. Il maresciallo si gettò a terra e cominciò a rotolarsi. Rimase ferito, ma riuscì a cavarsela e, appena in grado di rimettersi in piedi, si fece trasferire al Nord. L’aria del nostro paese non era più salubre per lui.

Viceversa Sesto non dimenticò Olivero Frosali. Il Comune intitolò la via dove abitava con il suo nome, mentre il Partito Comunista Italiano, nel quale Oliviero aveva militato, gli dedicò la sezione di piazza Ginori.

Il Gruppo Sportivo Ausonia, nato nel 1974, tutti gli anni, in occasione della Festa della Liberazione del 25 aprile, organizza in sua memoria la corsa podistica Trofeo Oliviero Frosali.

Sezione Frosali
Foto tratta dalla pagina Facebook Sesto com’era

Daniele Niccoli

 

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