Aeroporto, Consiglio regionale dà l’ok a variante Pit. Il centrodestra esce dall’aula

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Aeroporto di Firenze Peretola

Il Consiglio regionale toscano approva a maggioranza la risoluzione sul masterplan dell’aeroporto di Firenze (23 voti favorevoli dei consiglieri Pd, ndr). Da oggi – l’agenzia di stampa Dire – il governatore della Toscana, Enrico Rossi, ha l’autorizzazione a esprimere nella riunione decisiva del 7 dicembre, al ministero delle Infrastrutture, della conferenza dei servizi un parere favorevole sullo sviluppo dello scalo fiorentino. Questo comporterà anche una variazione automatica del Pit per adeguarlo al potenziamento dello scalo con la realizzazione della pista parallela da 2.400 metri.

È un risultato ottimo e abbondante”, commenta Rossi uscendo dall’aula dopo aver incassato 23 voti favorevoli e sette contrari. Tra i sette contrari, tuttavia, c’è anche quello della collega del suo gruppo consiliare Serena Spinelli di Mdp.

Ma non si rivela una passeggiata neppure per il centrodestra che siede fra i banchi delle opposizioni. I consiglieri di Fratelli d’Italia, Forza Italia e Lega escono al momento della votazione, dopo aver presentato e votato un proprio documento sullo sviluppo aeroportuale e sulla necessità di incrementare i collegamenti ferroviari e stradali con gli scali toscani. Ma, ad esempio, durante le dichiarazioni di voto il vicepresidente dell’assemblea regionale, Marco Stella (Forza Italia), tenta una mediazione, offrendo al Pd il voto favorevole degli azzurri ad una condizione: “Non c’è nessuno patto o voto di scambio col centrosinistra– avverte -. È una scelta in coerenza con la nostra storia e lo diciamo anche agli amici della Lega, non abbiamo cambiato posizione rispetto ai programmi coi quali ci siamo presentati di fronte agli elettori. Chiediamo, però, che si riconosca che se nel piano di indirizzo territoriale fosse stata inserita, a suo tempo, l’indicazione della lunghezza della pista di 2,4 chilometri e fossimo stati accorti non avremmo bisogno di esprimerci su una risoluzione oggi”.

 

Collegata alla risoluzione vengono presentati due ordini del giorno: quello del Pd ottiene il via libera, quello del centrodestra, invece, riceve disco rosso coi voti pure del Movimento 5 Stelle, alleato di governo a livello nazionale della Lega. La capogruppo leghista, ad ogni modo, canta vittoria per le contraddizioni in seno alla maggioranza per la tenuta della coalizione del Carroccio in Toscana con Fi e Fdi: “Mentre il centrosinistra si spacca, il centrodestra conferma la propria unità – spiega ai giornalisti Montemagni -. Abbiamo trovato la sintesi con un documento condiviso”. Poi, parlando del tentativo di mediazione di Stella sottolinea: “Ci può stare che le varie forze del centrodestra abbiano delle sensibilità differenti, ma sull’unico atto scritto e firmato ci siamo dimostrati compatti“.

Nessuna ambiguità, un unico indirizzo politico: sì a investimenti sull’aeroporto di Pisa, l’unico scalo strategico di rilevanza internazionale nella nostra regione, no all’ampliamento di Peretola che deve essere ridimensionato e divenire un city airport. Serve un collegamento ferroviario rapido tra Firenze e Pisa” Così i consiglieri regionali del Movimento 5 stelle Giacomo Giannarelli e Irene Galletti spiegano il loro no alla mozione sulla nuova pista aeroportuale di Firenze.

Da sempre contrari al progetto invece i consiglieri di Sì Toscana a sinistra.

In fretta e furia la Giunta regionale e il Pd approvano una delibera di modifica al Pit, il Piano d’indirizzo territoriale, per dare mano libera al presidente Rossi in sede di Conferenza dei servizi – hanno dichiarato i consiglieri Tommaso Fattori e Paolo SartiSi vuole forzare per dare il semaforo verde alla nuova pista di 2400 metri, modificando la superficie destinata a parco e verde pubblico del piano urbanistico di Castello con la perdita di circa 20 ettari sugli 80 previsti e diminuendo la superficie del Parco agricolo della Piana nell’area più sensibile, senza aver mai fatto un vero studio su costi-benefici e sull’impatto ambientale. Da sempre, insieme ai Comuni della Piana che hanno fatto ricorso al Tar e ai tanti cittadini, alle associazioni e ai comitati ambientalisti, sosteniamo che quest’opera rappresenta un enorme spreco di risorse e avrebbe impatti assai negativi sulla qualità della vita degli abitanti della piana – concludono Sarti e FattoriE’ un’opera costosissima, pericolosa, inquinante e sarebbe oltretutto l’unica al mondo a essere perpendicolare rispetto ai venti prevalenti“.

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