Aeroporto, Falchi e Sforzi: “Il Mit smentisce il ministro, inaudita l’assenza del governo. Stop ai teatrini”

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Simbolo del Comune di Sesto Fiorentino

La Conferenza dei Servizi relativa allo sviluppo dell’aeroporto di Firenze, tenutasi oggi a Roma e alla quale ha partecipato, in rappresentanza del Comune di Sesto Fiorentino, il vice sindaco Damiano Sforzi, è stato aggiornata al 29 gennaio. Attraverso un comunicato lo stesso Sforzi e il sindaco Lorenzo Falchi commentano così il nuovo rinvio:

Ancora una volta, nonostante i proclami della vigilia, le velleità di chi vuole a tutti i costi il nuovo aeroporto si sono scontrate con la realtà. Il dato emblematico, però, sono stati i tentativi da parte del Ministero dei Trasporti di chiudere oggi la conferenza, dando il via libera allo stravolgimento del nostro territorio.

Il Ministero ha smentito nei fatti le posizioni del suo ministro e della forza politica alla quale appartiene: o Toninelli, oggi assente, mente sapendo di mentire o, più semplicemente, le sue affermazioni non rispecchiano la volontà del Governo, senza che nessuno si sia preso la briga di avvisarlo. Auspichiamo che al più presto il Presidente Conte si occupi di informare il suo ministro, così da risparmiargli in futuro altre pessime figure.

Abbiamo assistito anche oggi ad una brutta pagina in cui la politica è stata del tutto assente.È impensabile che di fronte ad un progetto così grande il Governo non sia in grado di esprimere una posizione. Non è dato sapere cosa ne sarà delle opere sul territorio del Comune di Signa che la Regione si è precipitata ad annunciare questa settimana e che oggi sono di fatto bloccate dalla mancanza dei relativi progetti e delle necessarie autorizzazioni paesaggistiche, le cui carenze, d’altra parte, sono incredibilmente alla base del mancato parere completamente favorevole del Mibact.

Stiamo assistendo ad un teatrino in cui l’assenza della politica, il disinteresse per le vere priorità del territorio, l’inadeguatezza del Governo si intrecciano, in attesa, probabilmente, che la magistratura levi le castagne dal fuoco a Regione, Città Metropolitana e Ministero, intenti a difendere un’opera indifendibile, lontana dalle esigenze dei cittadini e funzionale soltanto all’interesse del privato che la realizzerà con risorse pubbliche. Oggi per noi non è una vittoria, ma l’ennesima sconfitta della politica e del territorio, destinato, ancora per quasi due mesi, a restare ostaggio di un progetto incompatibile con qualsiasi prospettiva di sviluppo sostenibile“.

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