Aeroporto, i Comitati: “Se ci sono 142 prescrizioni, vuol dire che qualche problema c’è”

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Aeroporto di Firenze Peretola

Continua a far discutere l’ampliamento dell’aeroporto di Firenze. Di seguito il comunicato stampa del Coordinamento Comitati per la Salute della Piana di Prato e Pistoia:

Sempre più serrata e qualunquista la disamina di eminenti penne che a nostro modo di vedere, semplificano la questione con la necessità di sviluppo “IN” sostenibile.
Nessuno si domanda come mai se una Commissione di VIA Ministeriale ha messo sul piatto ben 142 prescrizioni, evidentemente un fondamento di problematica ci deve pur essere.!
Niente di niente, fa male leggere perché poi si avrebbe la consapevolezza di dover dire la verità e non poter dire “castronerie” a ruota libera.
Oltre tutto visto che ci sono personaggi che richiamano agli spot pubblicitari in aeroporti di spicco, gli stessi frequentatori dovrebbero sapere e dire la verità su come stanno le cose.

 

 

Ad Hong Kong c’era il vecchio aeroporto Kai Tak proprio in mezzo ai grattacieli, ma i Cinesi (da persone intelligenti) cosa hanno fatto ?? Lo hanno chiuso per problemi di sicurezza volo, rumore e contaminazione ambientale e lo hanno fatto Ex Novo a 20 Km circa su una apposita isola (Lantau Island) connessa con ponti, MTR di superficie ed in 15 minuti dall’aeroporto siamo in centro di Hong Kong “ Tsim sha tsui”.…mica stupidi quelli, sulle cose ci riflettono.!!
Ecco i soloni dispensatori di “sviluppo” insostenibile dovrebbero sapere ed informarsi prima di schierarsi, visto che la stampa ha pure la pretesa di considerarsi imparziale. 
Ora la domanda è molto semplice, visto che è necessario avere sostenibilità e sviluppo, è più importante avere un nuovo aeroporto mezza calzetta con tutti i problemi che può procurare al territorio e/o alle persone, oppure come fanno gli “intelligenti Cinesi” fare la 3à pista a Pisa per ospitare anche i famosi Airbus 380 da 800 persone, con sinergia e connettività con il polo croceristico Toscano ??
Noi da “Cinesi” pianificatori territoriali non avremmo dubbi, qualcun altro che spinge in altra direzione dichiarando che tutto questo deve essere fatto per lo sviluppo, ci sa tanto che non abbia letto bene le carte e non abbia il senso della pianificazione strategica oppure che dietro ci siano interessi di altro tipo, ma che a nostro avviso non sono quelli della sostenibilità ambientale e della assoluta necessità infrastrutturale.
PS.  Per chiarire, NOI SIAMO I COMITATI DEL NO.
Ma qualcuno ha mai ascoltato e/o richiesto di ascoltarci sulle controproposte che noi da tempo abbiamo pronte? Forse meglio NON ascoltarci altrimenti come con le 142 Prescrizioni decadrebbero tutti i presupposti di ‘ETICHETTATURA'”.

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