Bagno di folla all’inaugurazione della mostra dedicata a Mario Caciotti

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Si è aperta con un bagno di folla domenica 13 gennaio a Sesto Fiorentino la mostra antologica Con gli occhi di Mario dedicata al pittore Mario Caciotti, scomparso poco più di un anno fa, che ha vissuto tutta la sua vita artistica tra Calenzano e Sesto Fiorentino.

La rassegna è ospitata, sino al 10 febbraio, presso il Centro espositivo “Antonio Berti” di via Bernini. L’evento è organizzato dal Gruppo La Soffitta Spazio delle Arti del Circolo Arci-Unione Operaia di Colonnata in collaborazione con le Amministrazioni Comunali di Sesto Fiorentino e Calenzano e con il fondamentale supporto della famiglia Caciotti. La stessa esposizione sarà riproposta dal 16 al 24 marzo a Calenzano presso lo ST.ART Spazio Eventi di via Garibaldi.

All’inaugurazione hanno presenziato i sindaci di Sesto Fiorentino, Lorenzo Falchi, e di Calenzano, Alessio Biagioli, il responsabile del Gruppo La Soffitta Spazio delle Arti, Francesco Mariani, la storica dell’arte e curatrice del saggio su Caciotti in catalogo, Alessia Nardi, e tutti gli eredi dell’artista. A celebrare Mario una grande folla di amici e appassionati d’arte, proveniente sia da Sesto Fiorentino che da Calenzano, che ha voluto rendere omaggio al maestro scomparso nel 2018 a 94 anni.

“Era doveroso dedicare un’antologica a Mario Caciotti – ha esordito Francesco Marianie siamo felici che il progetto si sviluppi su tutti e due i territori comunali che lui amava. L’evento rientra nel filone per ricordare gli artisti scomparsi della nostra zona che abbiamo avviato alcuni anni fa con la retrospettiva su Volponi. La mostra è bellissima e ringrazio per questo la famiglia Caciotti: figli e nipoti ci hanno aperto le porte e messo a disposizione le loro opere più significative. Un grazie anche agli sponsor e all’Associazione San Sebastiano che ha collaborato attivamente con noi”.

Il fatto che alla mostra dedicata a Mario Caciotti sia accorsa così tanta gente – ha detto il primo cittadino di Sesto Fiorentino, Lorenzo Falchidenota il grande affetto per lui delle comunità di Sesto Fiorentino e Calenzano. Con questo evento si dà la possibilità a chi già lo conosceva di rivedere alcune delle sue più belle opere, il suo tratto distintivo, i suoi colori sgargianti, i soggetti che lo hanno affascinato, spesso i più umili della società; chi non lo conosceva, invece, ha la possibilità di scoprirlo nel modo migliore apprezzando un artista che ci ha lasciato quadri unici che hanno davvero tanto da dire”.

Di Mario Caciotti si ricorda la grande produzione artistica – ha aggiunto il sindaco di Calenzano, Alessio Biagioli -. Fa impressione pensare quante opere abbia prodotto e in mostra si possono rivedere tutte le varie fasi della sua storia creativa. A Mario non si può che essere legati, non solo per il fascino della sua arte, ma anche per le sue doti umane e personali visto che era un personaggio di un’umiltà e una simpatia uniche”.

C’è davvero tanto nelle opere di Mario Caciotti – ha chiosato Alessia Nardi che è un artista importante di questo territorio. Nei quadri parla dei suoi paesi. Racconta Calenzano e Sesto Fiorentino da vero innamorato e illustra come sono cambiati, la lotta costante che c’è tra la natura e la società. I più lo conoscono per i suoi paesaggi bellissimi con il sole allo zenith, con quei colori forti che rendono il panorama infuocato; ma una parte di altrettanto grande valore è la sua produzione di ritratti. In questa occasione si possono riscoprire alcuni ritratti inediti. I soggetti dipinti sono stati davvero tanti, ma l’attenzione principale l’ha posta sui mendicanti che non venivano considerati da nessuno; invece lui gli ha dato particolare attenzione offrendo a questi personaggi la possibilità di rinascere nelle sue tele”.

Mario Caciotti ha avuto 5 figli, 11 nipoti e 4 bisnipoti. E tutti hanno “accompagnato” Mario in questa prima antologica dopo la sua scomparsa.

Il nonno – ha raccontato la nipote Margherita – era una presenza che si sentiva anche se non esternava molto i sentimenti. Evidentemente il mondo ordinario non gli bastava e allora si esaltava nei quadri dando vita alla sua arte piena di colori ed energia. Artisticamente i suoi grandi amori sono stati soprattutto alcuni temi espressivi: i ritratti degli emarginati sociali, il circo o anche le ballerine di can can”.

Di Caciotti sono state molto apprezzate anche le opere a carattere religioso. Alcune hanno trovato casa in luoghi di culto della zona come la Natività per la chiesa di San Giuseppe Artigiano a Sesto Fiorentino, la Via Crucis per la Sacra Famiglia a Prato, L’ultima cena per la parrocchia dell’Ascensione a Firenze e la Via Crucis per il portico del santuario di Boccadirio. Le sue tele arredano anche la sede del SS. Sacramento in Vaticano. Nel 2008 una ventina di sue opere sono sbarcate negli Stati Uniti, acquisite permanentemente dal Contemporary Folk Art Hurm Museum di Savannah, in Georgia.

Il ricco catalogo che racconta l’uomo e l’artista Mario Caciotti – progettato da Camilla Mari e Margherita Caciotti e realizzato dalla Conti Tipocolor – è disponibile gratuitamente in mostra.

La rassegna è visitabile ad ingresso gratuito sino al 10 febbraio con i seguenti orari: feriali 16-19; festivi 10,30-12,30 e 16-19; lunedì chiuso.

 

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