Calenzano, Baratti (FI): “Corsi di autodifesa femminile, incomprensibile la bocciatura della mozione”

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Riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato stampa di Daniele Baratti, consigliere comunale di Forza Italia a Calenzano:

 

Incomprensibile la bocciatura della mozione presentata dal sottoscritto con la quale chiedevo di organizzare corsi gratuiti di autodifesa femminili. Ancora più incomprensibili sono state le motivazioni e soprattutto le modalità con le quali siamo arrivati a non promuovere tale mozione.

Preciso che dopo l’illustrazione della stessa, l’assessore Padovani si è espressa favorevolmente alla proposta pur ponendo alcuni dubbi sulla gratuità del corso.

Nonostante mi sia reso disponibile a modificare il testo togliendone la “gratuità”, la maggioranza ha chiesto una breve sospensione durata oltre il tempo previsto.

Ripresi i lavori la maggioranza ha dichiarato che l’atto non era ricevibile in quanto la discussione avrebbe richiesto ulteriore tempo(nonostante l’atto fosse stato depositato da oltre una settimana).

A questo punto non resta altro da pensare che la mozione presentata da Baratti di Forza Italia non sia stata approvata proprio per la sua provenienza.

Eppure la violenza in genere non ha colore, non ha partito, ma solo diritto unico ed inviolabile quale quello della difesa della donna. Posso capire che il Comune di Calenzano non abbia disponibilità economiche a sufficienza per un progetto di autodifesa ma non posso dimenticare tutte le spese superflue effettuate dallo stesso in questi anni e da me contrastate.

Il corso di difesa da me proposto poteva essere benissimo condiviso dalla maggioranza per dare anche un senso di unità e unicità per ciò che concerne la violenza delle donne più volte vittime di soprusi e abusi.

Non è che un corso di difesa abbia il “potere” di eliminare ogni tipo di violenza (perché come è noto, le violenze possono essere oltre che fisiche psicologiche) ma potrebbe infondere nella donna quel minimo di coraggio e fiducia in se stesse necessarie per far fronte a quelle violenze.

Dobbiamo dare alle donne la possibilità di saper reagire ai soprusi, agli abusi, alla violenza in genere non lasciandole sole: per questo dobbiamo tendere loro la mano tutti insieme certi che il nostro aiuto possa portare ad una donna più “forte” e meno “vittima“.

 

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