Calenzano, il Ministero degli Interni dà ragione al M5S sul “caso” Taiti

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Riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato stampa del Movimento 5 Stelle di Calenzano.

Il 26 ottobre 2015, il gruppo Consiliare del Movimento5 Stelle Calenzano, presentava, in Consiglio Comunale, un ordine del giorno con il quale chiedeva al Consiglio di dichiarare l’incompatibilità del consigliere comunale Taiti Niccolò in quanto rivestiva la carica di consigliere Comunale eletto nelle liste del PD e contestualmente la carica di Presidente dell’Associazione Turistica Calenzano (proloco), in base all’art. 63 del D.lgs 267 del 2000.

Chiedendo un passo indietro del consigliere Taiti per rimuovere la causa d’incompatibilità.
Con il voto della maggioranza, il Sindaco Alessio Biagioli ed i Consiglieri eletti nelle liste del PD e Biagioli Alessio Calenzano 2020, forte anche del pronunciamento favorevole del Segretario Comunale, organismo responsabile di verificare la compatibilità, l’ordine del giorno veniva respinto con motivazioni convinte da parte del Consiglio e membri della Giunta.

Non convinti dell’attendibilità del pronunciamento sia del Consiglio sia del Segretario, i consiglieri del Movimento hanno chiesto un incontro al Prefetto, consegnandogli di persona un esposto per avere una pronuncia in merito. Il Prefetto, dopo aver richiesto un’ulteriore parere del Segretario comunale che non ravvisava irregolarità, ha ritenuto opportuno investire il Ministero degli Interni per raccogliere un ulteriore parere.

PARERE che arrivava in data 18 febbraio ove detto Dicastero trasmette alla suddetta Prefettura, che a sua volta notifica all’amministrazione Comunale dicendo “SEMBRA RAGIONEVOLE RITENERE CHE INCOMPATIBILITA’ IN ARGOMENTO SIA RAVVISABILE con riferimento alla particolare convenzione fra l’Amministrazione Comunale, che affida varie attività, alla associazione A.T.C.

Richiamando appunto il comma 2 dell’art 63 ove ravvisa una duplice incompatibilità sia di natura Oggettiva che soggettiva.
Alla luce di ciò e di quanto stabilito dallo stesso Dlgs 267/2000 il Ministero “rimanda” al Consiglio la decisione di tale incompatibilità richiamata in varie sentenze della cassazione proprio per rimuovere la causa di incompatibilità.

Abbiamo quindi chiesto la convocazione entro 10 giorni del consiglio comunale come previsto dalla legge e dove questa volta l’intero consiglio si dovrà prendere la responsabilità delle proprie azioni sulla scorta del Parere del ministero che inequivocabilmente parla di INCOMPATIBILITA’.
Il Movimento 5 stelle nell’interesse della comunità confida in una decisione ispirata alla difesa della credibilità del Consiglio Comunale, della trasparenza amministrativa e del corretto operato dell’associazione A.T.C.

 

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