Calenzano, toni aspri fra Pd e Ripartenza

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Dopo le dichiarazioni di Stefano Poni del 22 dicembre scorso arriva la replica del segretario comunale del Partito Democratico di Calenzano, Paolo Santini. I toni sono aspri:

“Caro Stefano Poni, portavoce di Ripartenza,
tranquillo il Pd a Calenzano non è in svendita.

Un partito è un insieme di persone che condividono un insieme di valori delle regole per stare insieme (lo statuto) e un progetto da realizzare.
I valori sono quelli del Partito Democratico, lo statuto anche.
Il progetto quello che questa segreteria ha presentato ai nostri iscritti all’ultimo congresso, ed è stato approvato con una maggioranza del 70%.
Progetto che questa segreteria allargata a una parte di quella che al congresso era la minoranza sta perseguendo in maniera tenace.

Sin dal nostro insediamento abbiamo ritenuto determinante avviare azioni tese ad aprire un confronto con tutte le realtà a cui sta a cuore il futuro e il benessere dei cittadini di Calenzano.
Un confronto prima informale e poi strutturato e finalizzato a una proposta di governo per il nostro comune.
L’iniziativa di sabato 15 dicembre ‘Pensiamo insieme Calenzano’ è stata un’iniziativa di successo dove tante persone hanno partecipato, dove si è fatta bella politica, con il clima giusto di chi vuol costruire.
Questo è il primo tassello di un percorso strutturato che porterà una coalizione di centro-sinistra a fare una proposta di governo per Calenzano.
I promotori, quelli che chiami ‘non ben definiti alleati’ sono esattamente i partiti e le persone che hanno sostenuto e sostengono la giunta Biagioli.
Inoltre le alleanze si fanno con chi ci sta alla luce del sole senza necessariamente intavolare negoziati segreti e magari fra interlocutori che non siano quelli titolati.
Cari della Ripartenza il tempo dei caminetti o dei divani per decidere le sorti di un territorio è finito.

 

I voti nelle assemblee o nei congressi contano, ne va del concetto di democrazia.
Il Partito Democratico sarebbe in svendita se abdicasse al volere di una minoranza che rappresenta il 20% dell’assemblea.
Questa è vera autoreferenzialità, questa è la vera élite che ritiene di dispensare verità assolute e di poter condizionare un processo di rinnovamento profondo del partito Democratico a Calenzano.
Una minoranza che si posiziona sempre contraria a prescindere.
Una Minoranza che sin dal primo giorno ha scelto il conflitto come metodo di confronto e partecipazione alla vita di partito.
Come più volte vi ho detto non condivido questo esercizio teso solo a distruggere.
Io continuo a sostenere il dialogo, il confronto, la partecipazione alle scelte. Consapevole dei limiti della politica e consapevole delle risorse e delle conoscenze che ci sono nella società nel nostro territorio.

Consapevole che Calenzano e i suoi cittadini vengono prima di tutto, prima della bandiera del PD e dei percorsi individuali di ciascuno e di tutti i rancorosi che si aggirano cercando un posizionamento in questa campagna elettorale”.

 
 
Paolo Santini (Segretario del Partito Democratico di Calenzano)

 

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