Campi, Cortignani (Sì Parco): “Ci opporemo con tutte le forze al progetto scellerato dell’aeroporto”

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Riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato stampa con le parole di Enrico Cortignani, capolista di “Sì Parco-No aeroporto, no inceneritore“, lista a sostegno di Adriano Chini, presente nella serata di venerdì 25 maggio a un incontro organizzato alla Pubblica Assistenza di Campi Bisenzio e dedicato all’ampliamento dell’aeroporto di Firenze:

“C’è una manifesta volontà politica che punta a costruirlo, ma noi ci opporremo con tutte le forze affinché questo non avvenga. Si tratta di un progetto scellerato che la nostra determinazione può riuscire a fermare“.

Ospite della serata il generale Luciano Battisti, ex ispettore dell’Agenzia per la Sicurezza del Volo, il quale – si legge nella nota stampa – ha illustrato come la nuova pista sia inutile. Infatti, adottando prescrizioni e applicando le normative vigenti, sarebbe già stato possibile un ammodernamento sufficiente dello scalo. E questo non da ora, bensì fin dal 1997. Sarebbe bastato che la Regione Toscana finanziasse il tombamento del canale di cinta e sotterrare il tratto autostradale interessato per avere una pista di ben 2200 metri, contro i 2400 della proposta attuale. “Dopo il Pit del 2008, era chiaro che questa ipotesi costruttiva fosse una follia. Il costo di 350 milioni di euro, di cui 125 sostenuti dallo Stato e il rimanente a carico di Adf, non ha la copertura finanziaria. L’incremento dei voli e del traffico dei passeggeri è in realtà un paravento: il riempimento dei voli, al momento, è del 61%, al lordo dei voli cancellati o dirottati per le condizioni meteo. Le compagnie aeree con percentuali inferiori al 70% sono destinate a fallire e il nuovo Vespucci non garantirà certo questo risultato. Inoltre era previsto un procedimento partecipativo da parte della Regione per assumere decisioni di tale portata e d’impatto sul territorio, ma nessuno è stato ufficialmente convocato né sentito in merito“.

L’altro relatore è stato Fabio Zita, candidato del Movimento 5 Stelle alle ultime Politiche. L’architetto, dopo aver chiarito di essere presente a titolo personale, ha spiegato l’iter che è stato seguito in questi anni, da lui conosciuto molto bene in quanto responsabile regionale della Via. “Nel 2002 abbiamo dato parere negativo al progetto poiché non erano rispettate le prescrizioni per la sicurezza e la tutela di ambiente e cittadini. Non c’erano le misure di compensazione previste per chi vive a Quaracchi, Peretola, Capalle e Brozzi. L’Enac si è giustificata sostenendo che non c’erano i presupposti per farlo. Poi però è riuscita con un escamotage, in deroga alla normativa, a far sì che non venisse sottoposto a valutazione il progetto definitivo ma solo il Masterplan. Arpat e Asl si sono opposte, ma il Governatore Rossi e Confindustria si sono adoperati per andare avanti in nome della semplificazione. Così nel 2017 è stato approvato un apposito Decreto Legislativo, il numero 104, con valore retroattivo: con questa norma chi deve essere controllato, cioè Enac, è anche di fatto controllore, mentre sono stati estromessi dall’Osservatorio Ambientale i rappresentanti di Campi e di Sesto. Vale a dire quelli che devono decidere sull’aeroporto sono gli stessi che hanno tutto l’interesse a costruirlo, poiché sono gli investitori e ciò è scandaloso“.

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