Campi, Galletti (Pd): “Lotta alle disuguaglianze, ripartiamo dagli enti locali”

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Si avvicinano le elezioni comunali a Campi Bisenzio, in programma domenica 10 giugno.

Ospitiamo gli impegni di programma, soprattutto sul tema del lavoro, di Lorenzo Galletti, 36 anni, candidato consigliere per il Partito Democratico, per dieci anni delegato sindacale.

Come si legge in una nota stampa, i suoi impegni di lavoro sono:

  • Incrementare il rapporto con i cittadini e favorire la partecipazione della cittadinanza attiva;
  • introdurre il concetto di benessere sociale alla base delle scelte del Comune in materia di appalti, con particolare riferimento ai diritti dei lavoratori;
  • favorire lo sviluppo delle frazioni. Più servizi e più infrastrutture portano a più benessere e più sicurezza. Per tutti.

Così Lorenzo Galletti sul tema del lavoro:

Gli ultimi anni sono stati caratterizzati da elevate e crescenti disuguaglianze, dal diffondersi della paura per il futuro e da una rabbia crescente di chi si sente lasciato indietro. Uno dei generatori principali di disuguaglianza è legato al tema del lavoro. Il lavoro irregolare e sottopagato, le basse retribuzioni di entrata, lo spiazzamento del lavoro a seguito dell’automazione, i fortissimi divari retributivi fra generi e all’interno delle aziende.
Un partito di sinistra deve avere la missione di provare ad invertire questa rotta e la politica a livello territoriale ci offre la possibilità di progettare un cambiamento vicino ai cittadini.

Ciò che voglio è rafforzare concretamente il significato di responsabilità sociale del settore produttivo. Non solo dal punto di vista ambientale ma anche da quello delle condizioni di benessere delle persone che lavorano per le numerose imprese del territorio.
Il Comune di Campi Bisenzio, così come gli altri enti del territorio, è spesso costretto da vincoli di bilancio ad esternalizzare lavorazioni che un tempo svolgeva con il proprio personale. A me piacerebbe che il Comune si facesse sempre più carico dei lavoratori che svolgono mansioni importanti per la nostra comunità, anche se non sono dipendenti comunali. Che si interessi al loro benessere in azienda, alla loro sicurezza, ai loro diritti sindacali. In questi cinque anni di amministrazione sono già stati dati segnali in questo senso, culminati nell’accordo che ha di fatto reintrodotto l’art.18 ai dipendenti di Qualità e Servizi.

Quello che propongo è quindi una serie di azioni in questa direzione, con il coinvolgimento delle organizzazioni sindacali, per influenzare positivamente le relazioni sindacali in quelle aziende, fino ad arrivare ad una vera e propria certificazione sociale delle aziende che lavorano per il Comune. Con la certezza che contribuire a migliorare le relazioni sindacali porti ad un miglioramento di benessere nelle aziende; in termini di salario, diritti, sicurezza, e che questo possa rappresentare un volano per ridurre le disuguaglianze nel nostro territorio.
Minori disuguaglianze significano più benessere diffuso, meno paura del futuro, meno esclusione sociale, più fiducia nelle istituzioni. Un Paese migliore in cui vivere!“.  

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