Chini: “A Campi si può ripetere il ‘colpo‘ Sesto. Niente di nuovo negli ultimi cinque anni”

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Per tanti anni Campi Bisenzio è stata sotto il suo governo. Adesso Adriano Chini ci riprova. A sostenere l’Imperatore, candidato sindaco alle elezioni comunali di domenica 10 giugno, sono Sinistra Italiana, FareCittàSì parco – No aeroporto – No inceneritore. 

Dopo aver pubblicato le interviste a Maria Serena Quercioli (centrodestra-Liberi di Cambiare), Emiliano Fossi (Partito Democratico, Emiliano Fossi sindaco, CampiNova e Campi Progressista) e Lorenzo Ballerini (Potere al Popolo), tuttosesto.net vi propone l’esclusiva ad Adriano Chini.

A Campi alcuni sostengono che la sua candidatura sia una minestra riscaldata: come risponde a questa affermazione?
Semplice: in Toscana c’è un piatto tipico riscaldato che si chiama ribollita. Non solo è meraviglioso e una nostra eccellenza gastronomica, ma ce lo invidiano tutti“.

A Campi è possibile ripetere il “colpo” Sesto, con la sinistra che manda all’opposizione il Partito Democratico?
Le due realtà sono completamente diverse, ma è certamente possibile. Anche perché qui a Campi, in questi cinque anni, non abbiamo visto niente di nuovo. Anzi, la situazione è peggiorata sotto il profilo della coesione sociale, della gestione degli spazi pubblici nonché dei rapporti con le associazioni. Abbiamo assistito a un quinquennio di esercizio privatistico del potere“.

Lorenzo Ballerini, candidato sindaco di Potere al Popolo, ha sottolineato l’impossibilità di allearsi con le altre forze di sinistra per via della sua candidatura. Cosa risponde?
In verità io non ho mai chiesto l’alleanza con Potere al Popolo. Finora non ho mai avuto incontri con loro, né in via ufficiale né ufficiosa. Questa è una prospettiva che non ho contemplato. Anzi, voglio ribadire che, se si dovesse andare al ballottaggio, non ci saranno apparentamenti“.

Può descrivere, in sintesi, i punti salienti del suo programma elettorale?
Puntiamo a iniziative concrete, finalizzate a combattere la povertà in tutte le sue forme, sia di tipo economico sia immateriale: cioè vogliamo andare incontro a tutte quelle situazioni di fragilità sociale che rendono i deboli ancora più deboli. Poi ci impegneremo in interventi infrastrutturali, peraltro già finanziati, che cambieranno il volto della città, rendendola più vivibile“.

Da tempo si batte contro la realizzazione dell’inceneritore e della nuova pista dell’aeroporto di Firenze: è possibile vincere queste due battaglie?
Per quanto concerne l’inceneritore, si tratta di una battaglia già vinta perché questa realizzazione di fatto non esiste più. Però è importante continuare a manifestare la nostra contrarietà all’opera, poiché i colpi di coda sono sempre possibili.

In merito all’aeroporto, sono convinto di sì, se manterremo il livello attuale di contrasto a questo progetto inaccettabile. A quei 40 sindaci che si sono invece schierati a favore, vorrei ricordare che così facendo mettono in atto una sorta di lenocinio: è fin troppo facile lasciare che siano gli altri, noi della Piana Fiorentina, a essere stuprati a livello ambientale da un intervento così impattante e poi godere loro degli eventuali benefici, senza pagare il conto dei danni. Se Massimiliano Pescini, il primo cittadino di San Casciano Val di Pesa, vuole avere più turisti nella zona del Chianti, si faccia costruire lì l’aeroporto, così i suoi desideri saranno esauditi”.

In caso di elezione a sindaco, quali sarebbero le prime tre cose che farebbe?
Primo: invierei una lettera al Sindaco di Sesto Fiorentino, al Presidente della Città Metropolitana e al Ministro del Miur nella quale chiederei se sia giusto che un Comune di 50mila abitanti come Campi Bisenzio perda la sua unica scuola secondaria di secondo grado.

Secondo: spedirei una lettera al Presidente della Regione Toscana per ottenere i finanziamenti necessari per la regimentazione del torrente Marina. È questo l’unico grande intervento che rimane da fare per garantire la sicurezza idraulica della città.

Terzo: indirizzerei una lettera alla Snam per risolvere il problema dello spostamento del gasdotto, cosa che consentirà la realizzazione della circonvallazione di Capalle. In cinque anni l’amministrazione Fossi non è riuscita a fare nemmeno questo. Si tratta del penultimo stralcio per arrivare a chiudere la circonvallazione e ultimare così l’anello viario intorno a Campi, ponendo fine ai problemi del traffico“.

Faccia un appello ai cittadini di Campi Bisenzio: perché dovrebbero darle fiducia
Per 200 motivi più uno, come ho sottolineato nel mio opuscolo di presentazione. Quanto è stato fatto in passato non è una vanteria, ma qualcosa di concreto sotto gli occhi di tutti. Mi pare che dimostri in modo abbastanza eloquente come le nostre scelte abbiano cambiato Campi e assicuro che siamo tutti pronti a impegnarci per migliorare ancora“.

STEFANO NICCOLI

 

 

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