Chini: ” Più sicurezza e servizi per San Donnino”

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Foto tratta da Facebook

“Questa è stata la giunta del bla, bla, bla: ma cos’è cambiato a San Donnino in 5 anni? Niente di niente”. Adriano Chini, candidato sindaco per FareCittà, Sinistra Italiana e Sì Parco – No aeroporto, no inceneritore, ha incontrato martedì 5 giugno i residenti per illustrare le linee del suo programma in relazione al quartiere.

“Se saremo eletti, a differenza dei parolai che hanno amministrato in questa legislatura – ha detto -, abbiamo in mente diversi progetti che incrementeranno la qualità della vita dei residenti. In primo luogo miglioreremo l’accesso al Ponte al Santo e ci impegneremo per il rifacimento in pietra di piazza della Costituzione, nonché per la realizzazione di un parcheggio nell’area adiacente al campo sportivo”.

A fronte della specifica richiesta di un cittadino, l’aspirante primo cittadino ha assicurato il rifacimento dei marciapiedi per agevolare l’utenza debole. Inoltre ha promesso la nascita di un parcheggio in via Trento, anche a servizio del parco Chico Mendes.

Per quanto concerne la sicurezza, Chini ha spiegato che vuole contrastare efficacemente l’insicurezza percepita dagli abitanti di San Donnino e questo attraverso: l’assunzione di nuovi vigili, l’istituzione del 3° turno della polizia locale per avere un servizio H 24, nonché la stipula di una convenzione con un istituto di vigilanza privata, in modo da avere due auto che pattugliano tutta la notte il territorio (00.00 – 06.00 in estate e 00.00 – 08.00 in inverno).

In molti si sono lamentati, poi, della chiusura del Museo di Arte Sacra presso la chiesa di Sant’Andrea, che vanta peraltro opere straordinarie della Bottega del Ghirlandaio.

“Cercheremo di rivitalizzare questa istituzione che è stata lasciata a se stessa e questo anche istituendo rapporti organici con Spazio Reale, così da sfruttare appieno anche le enormi potenzialità di questa struttura per attività culturali, ricreative e sportive. Se chi è preposto ad amministrare – ha concluso – chiude i musei, non controlla i giardini, lascia seccare persino le aiuole e non si preoccupa del benessere dei cittadini e dell’ambiente, dimostra negligenza e poca cura di quanto gli è stato affidato dagli elettori. Ed è esattamente quello che è accaduto dal 2013 a oggi sotto la guida di Emiliano Fossi, non solo a San Donnino ma in tutta Campi Bisenzio”.

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