Continua il viaggio di Banchelli in Nepal: “Le tappe cominciano ad entrare nel vivo”

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I primi giorni di questa nuova missione in Nepal stanno come al solito volando. Pieni di impegni più o meno programmati per poter sviluppare al meglio ogni mia tappa. Oltre certamente ai primi approcci con la bicicletta e con il nuovo modo di utilizzarla nei vari trasferimenti da una località all’altra. E devo confessare che non mi rimane del tutto semplice affrontare “nuove difficoltà”, ma è anche molto stimolante.

Praticamente sono già definiti i vari appuntamenti che mi vedranno impegnato in un’altra importante novità, quella di “pentole e fornelli”. Oggi ho appena incontrato anche quello che sarà il mio maestro, uno chef nepalese che professionalmente è proprio un insegnante per cuochi e nella parte nord della valle è il direttore di una vera e propria “scuola-accademia” della cucina del Nepal. Sembra anche che sia molto interessato alla cucina italiana (e toscana in particolare) per cui ho proprio la sensazione che non rimarrà deluso neppure da quello che ho nel mio corredo di viaggio!

Sono molto coinvolto però anche in un’altra “tappa” a cui tengo molto, quella su cui sto principalmente muovendo i primi passi e le prime pedalate: sulle tracce della Via Crucis dell’amico Mauro Conti… Dopo l’appuntamento con Sister Deepa e la Casa della Compassione che ha ancora incrementato le sue attività per bambini e donne affette da AIDS, mi sono concesso una sosta domenicale e particolarissima nella Chiesa dell’Assunzione di Patan. Proprio quella per cui la Via Crucis l’avevo portata, quando era ancora in costruzione, nel 1996. E lì non c’è. Ma la sosta è stata ugualmente assai intensa, riservandomi non poche sorprese. Soprattutto interiori e spirituali. Ma questo è anche un viaggio nello “spirito”. Un qualcosa che va oltre a pagode e templi ed anche oltre l’Himalaya, che con le sue infinite montagne ancora mi sfugge tra le nebbie del contrasto di temperature tra notte e giorno e quelle ben più temibili di un inquinamento che pare senza controllo.

Domani per me sarà come una specie di primo giorno di scuola. Intanto oggi è stato uno di quelli di cui proprio non ne avevo memoria. Alcuni brevi attimi dove ho rivisto imprese e quotidiano, volti e sensazioni, ricordi proiettati nel futuro. E non ero neppure in bicicletta.

Marco Banchelli

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