Controllo successivo di regolarità amministrativa degli atti del Comune di Campi, Gandola (FI): “Risultato negativo”

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Paolo Gandola

Niente da fare anche stavolta. Ancora una volta i risultati emersi sono stati negativi per il nostro Ente e non possono che destare forte preoccupazione e sconcerto.

Si esprime così Paolo Gandola, Capogruppo di Forza Italia a Campi Bisenzio, dopo aver letto la nuova relazione obbligatoria sul controllo successivo di regolarità amministrativa riguardante il primo ed il secondo semestre 2016.

Così come previsto dal Testo unico degli enti locali, il Segretario generale del Comune di Campi ha provveduto a svolgere il controllo successivo di regolarità amministrativa volto a monitorare la correttezza delle procedure e degli atti adottati nel Comune di Campi Bisenzio, rilevandone la legittimità o eventuali scostamenti rispetto alla normativa di riferimento. I risultati del controllo, volto a progredire la qualità dell’attività, dei procedimenti amministrativi e prevenire eventuali irregolarità, che si concretizza nella formulazione di raccomandazioni e pareri per superare le criticità rilevate, è stato consegnato pochi giorni fa alla consultazione dei consiglieri comunali.

I numeri al riguardo, parlano chiaro, continua Gandola.

L’attività di verifica ha riguardato complessivamente n. 22 determinazioni dirigenziali comportanti impegno di spesa e n. 3 scritture private producendo il seguente risultato: 16 determine hanno ricevuto rilievi e due su tre delle scritture private sono state oggetto di segnalazioni.

Su 25 atti complessivi, dunque, solo 7 hanno superato indenne il controllo mentre oltre il 70% degli atti è stato bocciato.

Certo, continua Gandola, rispetto alla relazione del 2015 dove ad essere stato bocciato fu il 90% degli atti un piccolo miglioramento si scorge ma si tratta di miglioramento tiepido e comunque largamente insufficiente che deve interrogarci tutti.

Nondimeno, continua Gandola, dall’analisi della relazione emerge che tra le varie irregolarità segnalate spiccano carenza di istruttoria; redazione frettolosa, poco curata e non esaustiva; confusa esplicazione della motivazione; mancata indicazione degli elementi delle decisione adottata; carente descrizione del contesto; mancato richiamo a regolamento di contabilità; mancata individuazione del soggetto rispetto al quale il provvedimento è adottato. Insomma tante piccole note negative che rischiano, spesso, di essere alla base di tanti contenziosi.

E ancora tra le varie incompletezze, dimenticanze e una redazione poco curata: incompletezza nella redazione dell’oggetto; mancata razionalizzazione delle procedure; mancata indicazione del responsabile dell’esecuzione e del termine di scadenza del contratto, mancato rispetto delle norme in materia di privacy e mancata previsione delle penali. Su questo ultimo punto, poi, più volte in Consiglio comunale ci siamo interrogati sulla necessità che i contratti di servizio o di appalto prevedessero delle vere e proprie penali per le ditte inadempienti, mentre il nostro Comune ha sempre preferito essere vago, facendo per lo più solamente affidamento sulle c.d “fideiussioni”.

Insomma, conclude Gandola, sebbene il segretario comunale in questi anni abbia affrontato in modo serio il problema e in questa relazione abbia affermato che si sia evidenziato un graduale miglioramento,  i numeri, ancora oggi sono ampiamente negativi e tesi ad evidenziare ancora troppo spesso il  pressapochismo vigente nel nostro Comune. Da parte nostra non vogliamo incolpare i dipendenti del nostro ente che, anzi, meritano aiuto e sostegno, ma spronare gli amministratori e la Giunta ad investire in modo concreto e deciso sulla formazione e sull’aggiornamento dei nostri dipendenti comunali.

 

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