DEF, sì ad integrazione aggiornamento: contributi in ambito culturale per Sesto Fiorentino

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Simbolo del Comune di Sesto Fiorentino

Approvata a maggioranza con il voto contrario delle opposizioni la delibera che costituisce il terzo intervento sul Documento di economia e finanza 2018 e che allinea le risorse e la programmazione regionale alla luce delle ultime variazioni di bilancio. Voto favorevole a quattro ordini del giorno a firma di Paolo Marcheschi (FdI), Elisa Montemagni (Lega) e Maurizio Marchetti (Forza Italia) su miglioramento dell’accessibilità ai disabili nelle stazioni e sui treni, videosorveglianza urbana, sicurezza nei presidi ospedalieri e spreco alimentare.

Come ha spiegato in Aula il presidente della commissione Affari istituzionali Giacomo Bugliani (Pd), illustrando l’atto, “sul piano finanziario si tratta di risorse aggiuntive per il complesso dei ventiquattro progetti regionali pari a 105 milioni nel 2018, 82 milioni nel 2019 e 42 milioni nel 2020”. Si tratta di interventi limitati, non strategici, senza cambiamenti su undici linee programmatiche, alcuni dei quali erano stati oggetto specifico dell’ultima variazione di bilancio.

Segnaliamo, per le politiche del mare, il ripristino delle condizioni di sicurezza nello specchio d’acqua di Talamone.

Nell’ambito del progetto di cooperazione Italia Francia in campo marittimo, sono finanziati interventi per la competitività delle imprese in campo agricolo e per i servizi innovativi al turismo.

In ambito culturale sono previsti contributi ai Comuni di Poggibonsi, Radicofani, Vinci, Sansepolcro, Sesto Fiorentino per investimenti sui beni culturali (edifici) e una serie di iniziative per la valorizzazione del patrimonio culturale, in collaborazione con il ministero.

Per l’agenda digitale viene aggiunta l’integrazione della funzionalità relativa ai procedimenti di edilizia nella piattaforma della rete dello Sportello unico per le attività produttive (Suap).

In campo agricolo sono previsti indennizzi per le fitopatie. Sulla rigenerazione urbana è introdotto l’inserimento dei comuni di Montale e Montemurlo per l’aggiornamento dei Piani. Sulla gestione del territorio si aggiunge la fattibilità dei progetti di paesaggio per Pratomagno, Mugello e Capraia isola. Per la competitività delle imprese sono introdotti interventi per il potenziamento del comprensorio sciistico Amiata, attività di ricerca per le aree periferiche e le integrazioni sull’accordo di programma per la riqualificazione dell’area ex Eaton.

In ambito scolastico si prevedono interventi per l’edilizia e il finanziamento dei centri provinciali di istruzione per gli adulti. Sulla ricerca sono finanziati sette progetti transazionali nell’ambito di Orizon 2020. Sul trasporto pubblico, invece, interventi per migliorare le condizioni di sicurezza sulla linea Sinalunga-Arezzo-Stia.

Noto una grande continuità con il passato e con i Defr precedenti – ha detto Marcheschi, motivando il voto contrario – non c’è stata una presa d’atto del cambiamento della Toscana. Nonostante la società cerchi dei punti di riferimento nuovi, questo atto politico dà un senso di chiusura, non rispecchia la realtà”. Il consigliere regionale ha parlato di una “Toscana a sviluppo zero dove non si vede la fine della crisi” e di una “Toscana chiusa in se stessa”. “Lo stallo politico nella maggioranza – ha concluso Marcheschi – porta la regione a una situazione di marginalità, non si pensa ai problemi toscani”.

No anche da Sì-Toscana a sinistra. “Pur condividendo molti dei progetti sui quali sono state messe risorse – ha detto Tommaso Fattori (Sì) – noi avremmo dato un’impostazione diversa. Avremmo voluto interventi più mirati sull’emergenza lavoro, sulla messa in sicurezza del territorio, il servizio di trasporto a vantaggio dei pendolari”. “Condivisibile la messa in sicurezza del porto di Talamone – ha concluso Fattori – ma poiché si utilizzano fondi pubblici, queste migliorie devono andare a vantaggio della collettività, scongiurando l’ipotesi di privatizzazione della gestione”.

Anche Gabriele Bianchi (M5s) ha espresso voto contrario. “Non si va a modificare molto nel panorama regionale – ha detto il consigliere regionale -. Ci sono ancora troppe opere in stallo, la pianificazione è assente, si spostano risorse da una parte all’altra”.

Elisa Montemagni ha espresso il voto contrario di Lega nord. “Molte voci stanno peggiorando – ha detto la consigliera –. Abbiamo dato i voti, tra i meno rientrano l’università e la tutela dei diritti civili e sociali e come uguale c’è invece, turismo e commercio”. “Poche risorse – ha concluso – sono investite anche per la sicurezza”.

L’assessore regionale al Bilancio, Vittorio Bugli, ha concluso il dibattito parlando delle “Terme di Montecatini nelle cui casse sono entrate risorse straordinarie che derivano dalla soluzione di un vecchio contenzioso e dalla vendita di un immobile”. “Dopo anni, per le Terme parrebbe che l’interesse fosse maturato – ha detto l’assessore – per l’acquisto degli immobili oppure per la richiesta di concessione o utilizzo di uno di questi immobili”.

Regione Toscana

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