Fossi analizza la vittoria: “E’ il successo della comunità, non di un uomo solo al comando”

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All’Officina delle Idee in via delle Cinque Giornate l’atmosfera è tornata rilassata. Il rischio di perdere il ballottaggio con Maria Serena Quercioli, d’altronde, c’era, ma alla fine Emiliano Fossi ce l’ha fatta a bissare la vittoria di cinque anni fa, seppur, questa volta, “solo” al secondo turno. Dopo i festeggiamenti, è tempo dell’analisi del voto.

Oggi prevale un sentimento di felicità per l’epilogo raggiunto dopo mesi di duro lavoro. La campagna elettorale è stata lunga, complessa, non scevra di colpi di scena, ma l’abbiamo condotta con il piglio giusto, senza mai cedere a nessun cambio di rotta – esulta il sindaco -. Campi ha ottenuto un risultato importante alla luce di quanto successo in Toscana. In Consiglio comunale avremo una maggioranza forte e compatta. Questa investitura ci dà slancio per affrontare il grande lavoro che dovremo fare. Il nostro programma elettorale è concreto, non è fatto da voli pindarici. Da domani continueremo a lavorare per dare seguito a questi cinque anni di buongoverno, riflettendo su alcuni errori commessi in campagna elettorale. Cominceremo subito col monitorare la prosecuzione dei lavori per la Bretellina e di quelli in via Santa Maria e organizzeremo assemblee pubbliche sul territorio per estendere il porta a porta. Faccio i complimenti ai miei contendenti. Spero che, nella distinzione dei ruoli, ci possa essere maggior spirito collaborativo“.

Campi Bisenzio è rimasta una delle poche “roccaforti rosse” in Toscana. Le vittorie di Luigi De Mossi a Siena, di Michele Conti a Pisa, di Francesco Persiani a Massa e di Alberto Giovannetti a Pietrasanta hanno confermato l’ascesa del centrodestra.

Il commento di Emiliano Fossi è duro: “Il dato politico a Campi è fortissimo: è l’unico Comune in cui il centrosinistra ha vinto. Questo non mi fa piacere, ma ci dà ancora più responsabilità. Dalla nostra città viene un segnale forte, di grande fiducia per la sinistra. Ci aspetta una lunga traversata nel deserto, ma penso che alla fine ce le faremo. Ci dovremo dotare del bagaglio giusto fatto prima di tutto di autocritica, elemento essenziale per andare vanti. Avremo bisogno poi di riflettere per capire dove vogliamo andare e di raccontare la nostra visione di società che è quella che contrappone la solidarietà all’egoismo e l’inclusione all’esclusione. Dovremo parlare delle nostre proposte rispetto a un virus che si è impossessato di noi: dileggiare gli altri. La sinistra deve riscoprire la sua diversità, mettendo al centro l’etica, la trasparenza e la coerenza. Se fossimo stati dietro alle offese, quasi sempre personali, e avessimo risposto pan per focaccia, avremmo commesso un errore. Invece siamo stati bravi a non cadere alle provocazioni. La nostra idea di politica si basa sul rispetto dell’avversario. C’è bisogno di bella politica. Governeremo in modo quasi sacrale la città, ma vorremmo raccontare la nostra storia anche fuori da Campi Bisenzio, senza presunzione perché le belle storie devono essere raccontate. Ci adopereremo per distendere il clima. Questa è un’altra responsabilità che abbiamo. Penso che Campi sia attesa da un bel periodo, nei prossimi cinque anni la città può rialzare la testa, ma per far ciò abbiamo bisogno dell’aiuto dei cittadini, la campagna elettorale è finita. Campi farà il balzo decisivo che si merita, non si è fatta abbindolare dalle venute dal nord. Questa è la vittoria di una comunità, non di un uomo solo al comando“.

A proposito della disfatta della sinistra, secondo il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, è necessario creare un nuovo partito capace di andare oltre il Pd e Liberi e Uguali. “E’ successo un fatto straordinario, paragonabile alla fine della Prima Repubblica: mi riferisco al voto del 4 marzo – commenta Emiliano Fossi -. Siamo in un contesto mutato che paragono al passaggio alla Seconda Repubblica. Dobbiamo pensare prima ai contenuti, poi ai contenitori. Dobbiamo capire cosa vuol dire essere di sinistra al giorno d’oggi e rielaborare una forte cultura politica. Parlando prima di contenitori si elude il problema“.

Tornando a Campi Bisenzio, Maria Serena Quercioli ha annunciato che non entrerà in Consiglio comunale. “Rispetto le posizioni di ciascuno, ma la politica è una cosa seria, è lo strumento più alto per la risoluzione dei problemi – dice il sindaco -. Mi sorprendono le sue dimissioni, le rispetto, ma non le condivido“. Secondo alcuni rumors anche Adriano Chini potrebbe lasciare il posto a qualcun altro in Consiglio: “Non dico nulla perché non c’è niente di ufficiale. Sono certo che Lorenzo Ballerini (ex candidato sindaco per Potere al Popolo, ndr) non si dimetterà“, continua Fossi.

Per quanto riguarda la squadra di governo, non si sa ancora chi ne farà parte. “Non ho avuto tempo per pensarci. Sono contento della squadra che mi ha accompagnato in questi anni. Al consiglio comunale presenterò la mia proposta di giunta“, ha annunciato il primo cittadino.

Fossi ha svelato, infine, un retroscena: “Prima di andare al comitato elettorale di Quercioli ho ricevuto un messaggio di Paolo Gandola (capolista di Forza Italia, ndr). Io e Loiero (segretario del Pd di Campi, ndr) abbiamo deciso di andare da Quercioli per farle i complimenti, mi basta quello che abbiamo fatto, non ho pensato alla possibilità che potesse venire lei da me”.

STEFANO NICCOLI

 

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