Successo di pubblico all’inaugurazione de “La Vergine e la Femme fatale”

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© Foto Alessandro Mayer

“Una donna –– e non poteva essere diversamente –– ha avuto l’onore di aprire ufficialmente ““La Vergine e la Femme Fatale”” il grande evento espositivo che Sesto Fiorentino dedica all’eterno femminino nell’immaginario grafico del simbolismo e dell’Art Nouveau.

© Foto Alessandro Mayer
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Il taglio del nastro è stato affidato, domenica 26 marzo alle ore 11 presso il centro espositivo Antonio Berti di via Bernini, all’assessore alle pari opportunità del Comune di Sesto Fiorentino, Donatella Golini. Al suo fianco c’era tutto lo staff che ha reso possibile questo appuntamento culturale: Francesco Mariani, responsabile del gruppo la Soffitta Spazio delle Arti e presidente del Circolo Arci-Unione Operaia di Colonnata, coordinatore organizzativo dell’intero progetto, Emanuele Bardazzi, curatore della mostra e fornitore della quasi totalità delle opere esposte, Ian Millman, storico dell’arte ed esperto di livello mondiale di Art Nouveau, Giulia Ballerini, storica dell’arte e collaboratrice del progetto AltoBasso sin dalla sua prima edizione, Annalisa Proietti Cignitti, storica dell’arte e blogger romana, e Maria Donata Spadolini,

 

storica dell’arte e conservatore delle collezioni storico artistiche della Fondazione Spadolini.

““Siamo lieti e orgogliosi di inaugurare questo evento culturale di grande spessore e di grande ricchezza –– ha chiosato l’assessore Golini prima del taglio del nastro ––. Si tratta di una mostra piena di stimoli che possono sollecitare in ognuno di noi grandi riflessioni. Credo che sia un magnifico esempio di cosa può generare la sinergia nell’ambito di una impresa culturale così importante. Si sono perfettamente amalgamate tante forze diverse e grazie a questo abbiamo ora l’opportunità di rendere pubblico il patrimonio straordinariamente particolare ed elegante di un collezionista, Emanuele Bardazzi, che ci ha fatto un grande dono. Presentiamo alla città di Sesto Fiorentino e non solo un’esposizione che è indubbiamente un evento di livello molto alto che merita, e speriamo avrà, un’attenzione più ampia del semplice ambito locale.

Io sono assessore alle pari opportunità –– ha concluso Golini –– e questo tema della donna, con l’Alto e il Basso della visione del femminile, mi intriga in modo particolare e credo coinvolgerà anche tutti coloro che visiteranno la mostra nelle sue due diverse collocazioni””.

Complessivamente –– nelle due sale espositive legate ad AltoBasso, il centro Antonio Berti di via Bernini e La Soffitta Spazio delle Arti all’interno del Circolo Arci-Unione Operaia di Colonnata in piazza Rapisardi –– sono esposte oltre 300 opere che propongono l’immagine della donna nel filone simbolista e Art Nouveau. I pezzi –– incisioni e illustrazioni per libri e riviste –– fanno parte per la quasi totalità della collezione privata di Emanuele Bardazzi, curatore della mostra.““La Vergine e la Femme Fatale”” L’’eterno femminino nell’’immaginario grafico del Simbolismo e dell’’Art Nouveau.

A sintetizzare la bontà del progetto le parole di Milmann che ha definito l’esposizione ““di assoluto livello internazionale””

© Foto Alessandro Mayer
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Anche il primo cittadino di Sesto Fiorentino, Lorenzo Falchi, ha voluto rimarcare con piacere l’alto profilo di questa proposta culturale: ““Siamo molto felici di organizzare, insieme a La Soffitta Spazio delle Arti e al Circolo Arci-Unione Operaia di Colonnata, questa mostra di grandissimo valore e interesse. Un’’esposizione che riprende il filo di quella di due anni fa, dedicata a Max Klinger, e che sviluppa il tema della donna e della sua rappresentazione in un periodo centrale dell’’arte moderna, quello dell’’Art Nouveau. Si tratta di un progetto importante, per il quale un grande ringraziamento a nome di tutta la città va rivolto al curatore e agli organizzatori. E’’ motivo di orgoglio per Sesto Fiorentino poter promuovere sul proprio territorio, presso i locali de La Soffitta Spazio delle Arti e presso il Centro Espositivo Antonio Berti, occasioni di conoscenza e di scoperta dell’’arte, realizzate con attenzione e competenza, in grado di avvicinare a dimensioni e chiavi di lettura nuove della realtà attraverso gli occhi e l’’opera degli artisti””

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