Il comitato LUCI impegnato contro aeroporto e inceneritore

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Inceneritore
Pixabay

Dopo l’incontro al Parco dell’Anconella in occasione della notte bianca che si è tenuta nel quartiere Gavinana proseguono le iniziative dei comitati che lottano contro l’inceneritore e l’aeroporto della “città metropolitana” continuano.

Il 7 luglio a Brozzi, Firenze, alle ore 18,30 al circolo Mcl di Via San Martino si terrà un incontro informativo sui rischi per la salute e sulle possibili alternative allo smaltimento dei rifiuti. L’incontro è organizzato dal Comitato per la tutela della salute dei lavoratori e la salvaguardia dell’ambiente LUCI (Lavoratori Uniti Contro Inceneritore) nella Piana. “Le amministrazioni non hanno considerato i lavoratori della piana in nessun momento dell’iter di decisione ed autorizzazione del progetto inceneritore di Case Passerini e allora: Un Vi Si Fa Fare! Con la lotta popolare!” Saranno il medico Gian Luca Garetti, il presidente di Zero Waste Italia Rossano Ercolini e l’avvocato Claudio Tamburini ad animare l’incontro formativo sui rischi per la salute derivati dall’inceneritore di Firenze e sulle possibili alternative virtuose a partire dalla Strategia rifiuti zero.

L’appuntamento è per giovedì 7 luglio alle ore 18.30 al Circolo MCL di San Martino a Brozzi. Ad organizzare è LUCI nella Piana, il Comitato dei lavoratori nato all’Osmannoro, epicentro del dannoso e pericoloso inceneritore di Firenze. “Siamo i lavoratori della Piana, che nessuno ha realmente censito, informato o tutelato sui progetti nocivi ed inutili che renderanno ancora più inquinata l’area dove ogni giorno svolgiamo le nostre attività, primo fra tutti e in fase ormai di imminente realizzazione l’inceneritore”, dicono al Comitato, e aggiungono “Il nostro impegno si ispira all’art. 32 della Costituzione: “La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività”. A noi, con le decisioni prese dalle amministrazioni pubbliche nella Piana, pare tradito. Per questo invitiamo lavoratori e cittadini a partecipare alle nostre attività. Nessun Paese può definirsi civile – dicono – se non riesce a conciliare lavoro e sviluppo con la tutela dell’ambiente e della qualità della vita”.

Comitato LUCI

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