La mostra “Il Respiro di pietra” di Angela Chiti a La Soffitta di Colonnata

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Le festività natalizie sono arricchite a Sesto Fiorentino da una suggestiva mostra fotografica in programma dal 16 al 28 dicembre presso La Soffitta Spazio delle Arti, storica galleria d’arte del Circolo Arci-Unione Operaia di Colonnata.

Al centro dell’attenzione i più recenti scatti di Angela Chiti che, negli ultimi mesi, ha voluto fare un viaggio fotografico attraverso la scultura dei grandi del Novecento. La mostra è intitolata Respiro di pietra e propone dettagli dinamici delle creazioni di Antonio Berti, Libero Andreotti, Marino Marini e altri scultori di alto livello.

Angela Chiti, classe 1957, sestese, si è diplomata presso la Scuola internazionale di fotografia F64 di Luciano Ricci a Firenze. Ha curato vari reportage in Italia e all’estero concentrandosi sui ritratti. Fino al 2016 ha sviluppato un filone dedicato alla ricerca dell’introspezione volta a creare immagini evocative e simboliche. Successivamente è stata attratta dal mondo della scultura e ha intrapreso questo nuovo cammino creativo con il quale dà vita, in modo personalissimo con la sua macchina fotografica, alle opere di vari materiali plasmate dalle mani degli artisti. Di lei hanno scritto noti critici, storici dell’arte e giornalisti tra cui Paolo Levi, Lara Vinca Masini, Sonia Zampini, Luca Landi e altri ancora.

A raccontare l’anima di questa mostra è lo scrittore tifernate Ivan Teobaldelli che ha curato il testo del catalogo della mostra: “Avanza in queste foto di Angela Chiti una muta e dolente umanità che sembra ridestarsi da un letargo di pietra. E riprende a respirare.

“La mostra – spiega Teobaldelli – è frutto d’un viaggio fatto dentro la scultura del Novecento, in gran parte toscana. Privilegiando le figure femminili. C’è in questa scelta la chiave della ricerca artistica di Angela Chiti che muove sempre da un’esigenza fortemente autobiografica per arrivare a una sintesi che valga per tutti. Come sosteneva lucido Klaus Mann, ‘Non possiamo scrivere che a partire da ciò che ci condanna a stare sui carboni ardenti’. Qual è la sfida di Respiro di pietra? Affrontare un totem come la scultura in condizioni non ancillari, con la fotografia che combatte ad armi pari”.

Tra i ritratti femminili – prosegue Teobaldelli – impressionano i tre di Libero Andreotti, di algida impronta quattrocentesca. E cosa fa l’occhio-obbiettivo di Angela? Con un’impercettibile vibrazione li rende “carnali” e palpitanti, densi di malinconia. Quattro teste femminili di Antonio Berti invece le permettono un’immedesimazione che ha l’intensità del sentimento definito ‘sorority’ (ma è più bello l’originale latino: ‘sororitas’). Potrebbero rappresentare le stagioni della vita di una donna: la morbidezza dell’adolescenza, la ribellione della giovinezza, la placidità dell’età matura, la mitezza severa della vecchiaia. Ma anche i ruoli in cui la società molto spesso l’imprigiona. E’ una riflessione che soprattutto oggi vale la pena di affrontare”.

Questa è una fase nuova e molto intensa del mio impegno creativo – aggiunge Angela Chiti –. Ho trovato metodi innovativi per immortalare opere in pietra o altro materiale scegliendo soluzioni decisamente meno statiche del solito scatto da museo. Mi auguro di trasmettere al pubblico delle belle emozioni”.

La Soffitta Spazio delle Arti è molto felice di poter proporre questa suggestiva selezione di foto di Angela Chiti – chiosa Francesco Mariani, responsabile del Gruppo La Soffitta Spazio delle Arti e presidente del Circolo Arci-Unione Operaia di Colonnata –. Credo che l’innovativa proposta di scatti che l’artista ci offre possa risultare di grande interesse per tutto il nostro affezionato pubblico che invito a venirci a trovare anche nel periodo delle feste natalizie”.

Respiro di pietra è stata proposta nel corso del 2018 anche presso l’Immaginaria Arte Visive Gallery di Firenze

La mostra fotografica di Angela Chiti a La Soffitta Spazio delle Arti sarà visitabile, ad ingresso libero, dal 16 al 28 dicembre con i seguenti orari: feriali e sabato 16-19, domenica 10,30-12,30 e 16-19; chiuso il lunedì e nelle festività di Natale e Santo Stefano.

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