Laborplay di Sesto tra le storie di innovazione al femminile

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Foto tratta dal sito www.laborplay.com

Solo la metà delle donne lavora in Italia, 51,6% contro il 71,7% degli uomini (Eurostat, 2016) guadagnando in media un quinto in meno dei colleghi uomini.
Solo il 29% delle donne e’ al vertice (Women at the Top, The Boston Consulting Group, 2017). Eppure le aziende con più del 20% di donne nel management hanno in media il 25% dei ricavi provenienti da innovazioni, contro il 15% delle altre imprese(BCG, The Mix That MaZers, 2017). Non solo. E’ l’energia delle
imprese ‘rosa’ a guidare in questi anni la ripresa: fra il 2014 e il 2016 l’incremento delle imprese femminili è stato dell’1,5%, il triplo rispetto alla crescita del sistema imprenditoriale che non e’ andato oltre lo 0,5% (Donne al
lavoro: la scelta di fare impresa, Censis – Confcooperative, 2017).

Questi i dati discussi nel corso del convegno (promosso in collaborazione con FS Italiane) ‘Connecting to the Future’, con cui si aperta oggi la due giorni a Napoli della 15esima edizione del Premio Nazionale per l’Innovazione (Pni), business plan competition, tra i migliori progetti d’impresa hi-tech italiani nati in ambito universitario. 


Sono intervenuti nel Complesso Universitario Federico II di San Giovanni a Teduccio anche il direttore centrale brand strategy e comunicazione di Ferrovie dello Stato Italiane Carlotta Ventura, il rettore dell’universita’ degli studi di
Napoli L’Orientale Elda Morlicchio, il capo della divisione analisi e ricerca economica territoriale della Banca d’Italia sede di Napoli Paolo Emilio Mistrulli. Presenti anche Giorgio Ventre, professore di Sistemi di elaborazione delle informazioni all’Universita’ Federico II di Napoli, coordinatore di Programma il Futuro e direttore scientifico della Developer Academy e Valeria Fascione, assessore regionale a startup, innovazione e internazionalizzazione. Non solo
numeri.

In evidenza anche le storie di innovazione al femminile emerse in questi anni grazie al Pni: Rossella Tomaiuolo di Kronos DNA (Napoli), Massimiliana Carello di BeonD (Torino), Elena Gaiffi di Laborplay (Sesto Fiorentino) e Carmela
Lamacchia di New Gluten World (Foggia).

AGI

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