Le novelle grulle con Andrea Bruni

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Una serata magica che unisce teatro e narrativa, cabaret e poesia. Partendo dalle pagine del suo libro, Bruni inserisce anche monologhi inediti e canzoni. Una serie di racconti che formano un viaggio pieno di sorprese: vite solitarie, pensieri che diventano personaggi reali, parole che donano conforto a solitudini e incagli della vita. Un viaggio che celebra la trasformazione: i personaggi, anche i più fiabeschi, non danno risposte ma sollecitano domande, opponendo al timore della messa in discussione una parola semplice e innocente, l’espressione di una saggezza popolare ormai dimenticata, forse perché infantile e ingenua: in questo senso, grulla. Canzoni popolari e d’autore, musiche alte e basse che in questo movimento di opposti tessono una tela sonora unica, come la vita.

“L’idea di mettere in scena alcune delle mie novelle è nata dai lettori. In molti mi hanno scritto, altri mi hanno

fermato alla fine dei miei spettacoli, chiedendomi di dare corpo e voce alle parole scritte. Non hanno dovuto insistere per convincermi, semmai ho dovuto lavorare su

me stesso per integrare le tante parti di me, che lottavano per avere l’egemonia sulle altre. Poi ho capito che stavo troppo basso, che ero un palloncino tenuto da un filo troppo corto, che allungando il filo l’orizzonte diventava largo, migliore e pieno di ignote possibilità. La mia speranza è che ogni spettatore si possa sentire leggero, alto e largo e che conosca posti nuovi, in cui stare bene. Proverò a mettermi a disposizione, con il mio amico e compagno di mille cammini teatrali Alessandro Luchi, che per l’occasione sperimenterà suoni e composizioni inedite. Chi non viene è Grullo, quindi fa bene a non venire, preferiamo “normali” convinti, da rendere Grulli.” (Andrea Bruni).

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