L’idea del M5S: chiudere l’aeroporto e realizzare una cittadella dello sport

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Aeroporto di Firenze Peretola

Dismettere l’aeroporto di Peretola per declassarlo a semplice eliporto a servizio dei mezzi di polizia e di soccorso e realizzare al suo posto una cittadella internazionale dello sport accanto al nuovo stadio della Fiorentina. Come scrive Repubblica Firenze, si tratta dei uno dei contributi del programma elettorale del Movimento 5 Stelle in vista delle elezioni amministrative.

Come si legge, non è una proposta che piace a tutti i grillini fiorentini, anzi va detto che proprio questo, oltre ai parcheggi intorno alle Cascine, è uno dei punti su cui la discussione nella riunione dei “big” fiorentini del Movimento convocata due sere fa si è incagliata.

Da quel vertice presieduto dal consigliere regionale Andrea Quartini, a cui il “padre nobile” dei 5 Stelle toscani, il ministro Alfonso Bonafede, ha affidato il ruolo di supervisore del percorso pre-voto, doveva uscire un abbozzo avanzato del programma elettorale dei 5 Stelle per Firenze. Sono usciti solo altri strappi, nuove polemiche, veleni anche sulle candidature tra le micro correnti che ormai si sono create nel Movimento fiorentino, i più vicini alla consigliera Silvia Noferi e coloro che invece vedono una rappresentante nella capogruppo in Palazzo Vecchio Arianna Xekalos. E a 5 mesi dal voto i fantasmi del passato tornano ad agitare i sonni dei fan di Di Maio e co.

Il progetto è dismettere il Vespucci per realizzare una città internazionale dello sport “luogo di eccellenza nella formazione degli atleti di tutto il mondo, prevalentemente africani, sorta di campus universitario globale con foresterie, stadi e spazi commerciali grande tra 80 e 100 ettari“.

4 COMMENTI

  1. Secondo me, dicono queste cose solo per prenderci in giro, occorrerebbe fare un pubblico dibattito e vedere se riescono a dire cio’ senza ridere.
    A parte il fatto che sputare su di un progetto come la nuova che riduce – nonostante quello che dicono alcuni – che riduce l’impatto ambientale e verso la maggior parte delle case, oltre a creare 6000 posti di lavoro senza nemmeno danneggiare l’aeroporto pisano – per me e’ di per se stesso una follia.

  2. 6000 posti di lavoro? Ma se attualmente i dipendenti dei due scali fiorentino e pisano insieme non arrivano a 750.
    E poi che tipo di lavoro se l’anno scorso con un aumento del 15% dei passeggeri non è stato assunto neanche un precario provocando lo sciopero dei sindacati. A queste novelle ci credono solo chi ha interessi da difendere.
    Tutti sappiamo ( anche qui al di là delle novelle ) i voli aerei hanno un grande impatto sulle emissioni inquinanti nei dintorni degli aeroporti, così come nella stratosfera, per cui come per il traffico automobilistico dovremo parlare di diminuirlo altro che fantasie di grandi aumenti. Questo a mio giudizio è un giochino come c’è purtroppo a giro per l’Italia, ma avesse un fondamento sarebbe criminale.
    Certamente a chi vuole l’aereo sotto casa non interessa i problemi per chi ci vive, la distruzione delle oasi faunistiche e neppure quella del parco agricolo della piana e delle colline, questo si insieme a progetti di rimessa in sicurezza del territorio abusato o abbandonato e per nuove buone produzioni di cibo, si possono creare migliaia posti di lavoro e pensare al futuro nostro e delle generazioni che seguiranno. Per non parlare della frattura che la nuova pista imporrebbe tra i comuni della periferia fiorentina.

  3. Sono notizie false messe in giro da infiltrati Pd nel Movimento Cinquestelle Firenze.

  4. Con l’indotto sono 6000, forse e’ difficile, per chi non segue, capire gli effetti sul turismo ricco, quello a cui dovrebbe puntare Firenze. Poi, qui e’ lungo a spiegarsi, ma il maggior numero di passeggeri sarebbe raggiunto con minor numero di piu’ moderni aerei, meno potenza al decollo, condizioni migliori, che decollerebbero non facendo rumore al massimo sui quartieri ovest di Firenze, ma verso una zona industriale. Non sono discorsi da manager di aeroporti, quale io non sono, ma sono facilmente controllabili seguendo vari gruppi di piloti o appassionati dell’argomento.
    Oltre tutto
    1) Firenze e’ lontano da Pisa, e Arezzo ancora di piu’ dalla costa. E’ decentrato per tutta la Toscana.
    2) Parliamo pure dei posti di lavoro: chi assumerebbe senza garanzie di potere impiegare i lavoratori? Che se si blocca Peretola, si blocca pure Pisa, il “padrone” e’ il solito e ha un piano integrato per i due aeroporti. In ogni caso, c’e’ l’indotto.
    3) Non servono due aeroporti differenziati come target in Toscana? In Emilia sono 4, per dire.
    4) Alla fine dei giochi, a PSA non ci si arriva in venti minuti, e una ferrovia apposta, stante i costi, non ci sara’ mai.
    5) produzioni agricole nella zona: mah, non mi sembra il posto piu’ tipico da far vedere a Linea Verde 🙂
    6) La fauna verrebbe spostata, e in ogni caso, faccio un esempio irreale e estremo: se c’e’ lavoro con le tasse avanzano i soldi per la protezione dell’ambiente, se non c’e’ nei posti da curare ci trovi gente a smaltire rifiuti senza nessun controllo.

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