Piano intercomunale Calenzano-Sesto, M5S: “Cemento e consulenze gli elementi distintivi”

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Movimento 5Stelle

Riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato stampa del Movimento 5 Stelle di Calenzano riguardo il piano intercomunale Calenzano-Sesto Fiorentino:

 

Se non fosse per la triste realtà, potremmo riderci sopra e fare finta di essere su scherzi a parte. Per questo piano strutturale intercomunale, cemento e consulenze costituiscono gli elementi distintivi; dell’amministrazione Biagioli per Calenzano, alla quale si affianca quella del sindaco Falchi per Sesto F.no.                                                                                                                                                           Da “Per Quale Comune” per la realizzazione del piano “l’iter prosegue”.

L’iter per la realizzazione del piano strutturale intercomunale Calenzano – Sesto F.no prosegue, i consiglieri del MoVimento5Stelle di Calenzano dicono, non possiamo esimerci dal ribadire e informare la cittadinanza per lo spreco di denaro pubblico.                                                 Dalle colonne del periodico di comunicazione comunale l’Amministrazione annuncia che in “gennaio è stata richiesta la convocazione della conferenza di cooperazione” al fine di condividere con Regione e Città Metropolitana la definizione del perimetro del territorio urbanizzato e quello destinato a campagna per lo svolgimento delle attività agricole. Le indicazioni contenute nel piano hanno per obiettivi: “il consolidamento del capoluogo con la costruzione di nuovi edifici e lasciare immutate gli insediamenti delle frazioni senza ulteriori costruzioni”. Tradotto, significa che: nel centro, capoluogo, saranno realizzate nuove costruzioni, anche per coprire le maggiori richieste di servizi con conseguente aumentata densità urbana e sacrificio di quelle poche aree non costruite che possono costituire occasione di svago; sia ambientale sia di estetica urbanistica. Di contro; le periferie non vedranno realizzate nuove edificazioni, neppure di nuove strutture per l’erogazione di servizi decentrati e per l’assoluta mancanza di trasporto pubblico, gli abitanti delle periferie, continueranno ad avere difficoltà ad usufruire anche di quelli centralizzati.                                   

Risultato? L’ignavia!                                                                                                                             Detto questo, per questo MoVimento, si ripropone la domanda che abbiamo posto quando ci è stata annunciata procedura di avvio del nuovo Piano Strutturale Intercomunale; dove sta la condivisione? Quali sono le opportunità da cogliere e condividere con il Comune adiacente? Gli obiettivi annunciati nella propaganda sul periodico comunale sono già ampiamente contemplati nel piano strutturale di cui il nostro Comune è già dotato.                                                    Se ne deduce che la spesa impegnata nella realizzazione del nuovo piano è superflua. Fra l’altro nell’ultimo consiglio comunale il Gruppo Consiliare Pentastellato ha presentato un’interpellanza per conoscere: l’ammontare delle spese per le consulenze esterne già assegnate e il costo concernente l’impegno dei dipendenti del Comune che saranno incaricati per la realizzazione del progetto.

L’assessore competente ci ha riferito che: per le consulenze sono già state impegnate risorse per un importo superiore al contributo regionale. Per il costo derivante dall’impegno dei dipendenti comunali ci è stato risposto che non esiste la stima.  

Quale sarà il costo finale del progetto e come sarà ripartito, concretamente, fra i due Comuni? Boh! Inoltre, dalle determine di giunta, abbiamo rilevato che le consulenze, quelle più qualificanti dal punto di vista economico, sono state assegnate, per la gran parte, agli stessi operatori che avevano curato la redazione del piano strutturale attualmente in essere dal 2004; tutto per caso s’intende! La bramosia di propaganda, spesso, è foriera di comunicazioni stravaganti.                                      

In particolare: il nostro sindaco nell’editoriale pubblicitario dello stesso numero di “Per Quale Comune” scrive: ‘Se in questi anni tutti i Comuni italiani avessero fatto come noi, avremmo affrontato meglio la crisi economica e lo sviluppo locale avrebbe dato risposte positive ai cittadini’.

Dichiarazione presuntuosa, degna del candido disincanto di un bambino ma non tollerabile ad un esponente titolare di un incaricato Istituzionale importante. Basta fare attenzione alla dote delle disponibilità economiche. Gli faremmo gestire l’amministrazione di un qualsiasi Comune della Sila o delle Dolomiti Lucane o un altro qualsiasi Comune Montano.

A tutto questo, in barba ad ogni rispetto delle regole, con l’annuncio della presentazione del Piano strutturale, mercoledì mattina, 28 febbraio, in Comune a Calenzano con la presenza del Sindaco Falchi di Sesto F.no, si consuma l’ennesima passerella preelettorale, prima ancora di far incontrare le due commissioni consiliari CAT Sesto/Calenzano come di prassi e come annunciato più volte in commissione dai responsabili dell’ufficio tecnico.                    Ma ormai si sa che per questi politici gli organi collegiali sovrani, come i Consigli Comunali, sono dei semplici passa carte elevati a semplici alzatori di mano per ratificare decisioni già prese.      

Anche in questa occasione non ci resterà che allertare l’ANAC e la corte dei Conti per il controllo delle consulenze esterne e dei costi, così come accaduto per la società Calenzano Comune srl un anno fa inerente un noto consulente super pagato e che in seguito alla nostra scoperta e relativa segnalazione del doppio affidamento senza concorso è stato licenziato per il quale ha avviato un contenzioso giudiziario, ancora in corso, avverso l’Amministrazione Comunale che chissà quando costerà ai cittadini di Calenzano.

Auguri sinceri per le prossime elezioni politiche signor Sindaco“.

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