Recuperare l’evasione dell’Imposta di Soggiorno: Sesto, Campi, Fiesole, Vaglia e Signa promuovono il progetto “V.I.S.P.I.”

0
202

Un acronimo, ma anche un aggettivo. E’ V.I.S.P.I. Per esteso: Verifiche Imposta di Soggiorno Progetto Intercomunale. Ne fanno parte i Comuni di Sesto Fiorentno – il capofila -, Campi Bisenzio, Fiesole, Signa e Vaglia.

L’obiettivo è contrastare e recuperare l’evasione dell’imposta di soggiorno attraverso l’utilizzo di software innovativi.

Il progetto, finanziato dalla Regione Toscana con 150mila euro, darà modo ai cinque Comuni di recuperare quote di tributi evasi, d’individuare eventuali strutture turistiche abusive e di segnalarle all’Agenzia delle Entrate e/o alla Guardia di Finanza e/o agli altri uffici comunali.

Altri passaggi del progetto V.I.S.P.I. prevedono l’approvazione e l’aggiornamento del Regolamento sull’imposta di soggiorno e l’organizzazione di corsi di formazione sull’imposta per studenti e per le strutture ricettive in modo da diffondere la legalità.

A svolgere un ruolo importante saranno anche le piattaforme e le applicazioni dedicate. Non a caso i primi controlli realizzati con i nuovi software hanno rilevato la presenza di decine di strutture offerte online nei cinque Comuni, ma, di fatto, sconosciute agli uffici e al fisco.

La convizione che sul piano dell’imposta di soggiorno ci fosse lo spazio per avviare un’operazione di recupero dell’evasione ci ha spinto a lavorare insieme – ha detto Donatella Golini, assessore al bilancio del Comune di Sesto Fiorentino -. Ci aspettiamo la regolarizzazione di una serie di soggetti. Non vogliamo perseguitare nessuno, vogliamo che tutti rientrino in un percorso trasparente. Quando una struttura evade l’imposta di soggiorno, spesso si aggiunge l’elemento della concorrenza sleale nei confronti delle strutture in regola. Con l’esplosione della locazione turistica breve attraverso piattaforme come Airbnb, l’effetto rischia di essere devastante, come dimostra la situazione in cui si è venuta a trovare Firenze. Abbiamo lavorato ad un regolamento comune che sia più semplice e univoco possibile, eliminando aspetti di discrezionalità che potessero mettere in difficoltà gli operatori. Riteniamo di poter arrivare a una definizione che soddisfi tutti gli operarori turistici del territorio. Collaborano con noi giovani tirocinanti universitari specializzati in materie giuridiche-economiche-informatiche. Il tirocino dura un anno“.

“La sinergia tra enti spesso e volentieri porta al raggiungimento di obiettivi difficili da conquistare da soli – ha aggiunto Vanessa De Feo, assessore al bilancio del Comune di Campi Bisenzio -. Era un’occasione da non lasciarsi sfuggire. Noi abbiamo lavorato molto, negli ultimi anni, alla lotta all’evasione. Con questo progetto riusciremo a colmare un vuoto normativo. L’equità deve essere il leit motiv di questa esperienza. Il portale online sarà un’agevolazione per gli operatori turistici”.

Per la buona riuscita del progetto sarà fondamentale riuscire a migliorare le conoscenze tecniche e favorire la capacità di dialogo tra gli uffici dei Comuni coinvolti – ha dichiarato Salvatore Suriano, assessore alle risorse del Comune di Fiesole -. Il nostro Comune, nel trienno 2018-2020, ha previsto un recupero di oltre l’8% annuo rispetto al 2017. Se consideriamo che soltanto nel nostro Comune sono stimate in 155 le unità immobiliari utilizzate per soggiornare in aggiunta alle strutture ricettive classiche e che di queste solo 58 sono registrate, si intuisce con facilità la portata che V.I.S.P.I. potrebbe avere nel recupero dell’evasione”.

“Noi non abbiamo i numeri degli altri Comuni – le parole di Federico La Placa, assessore al bilancio del Comune di Signa -. Se guardiamo quello che Signa ha incassato nel 2016, parliamo di cifre più basse. Il Comune di Signa ha solo tre strutture importanti. Quando è venuta fuori l’idea del progetto del recupero dell’Imposta di Soggiorno, l’abbiamo sposata in toto perché da due-tre anni ci ponevamo delle domande. A Signa aumentava tendenzialmente il numero delle frequenze, però il trend d’incasso sull’imposta restava stazionario, fra i 30 e 35mila euro. Nel 2016 sono rientrati come agenti contabili le strutture e lì è venuto fuori un dato interessante: nel 2017 abbiamo registrato un incasso di centomila euro. Il dato è grezzo e deve essere analizzato di più, ma il trend di questi primi mesi conferma quella cifra. Ad oggi sono 26 le strutture a Signa riconosciute a livello alberghiero-ricettivo. Facendo un po’ d’incroci se ne sono già contate una cinquantina, cioè circa una metà di queste probabilmente non erano mai entrate nei nostri circuiti”. 

Da noi l’Imposta di Soggiorno è entrata in vigore il primo aprile 2018 – ha concluso Laura Nencini, assessore al bilancio del Comune di Vaglia –. Ci siamo voluti concentrare su tre aspetti: la verifica di quali siano gli immobili destinati a locazione (al momento c’è un vuoto normativo in corso di definizione per ciò che concerne la comunicazione delle locazioni turistiche al SUAP), il  controllo di attività che risultano su siti come Booking.com o Airbnb che invece non sono registrati al SUAP (Sportello Unico per le Attività produttive, ndr), configurandosi quindi come attività economica non dichiarata, infine la creazione di un regolamento uniforme con gli altri Comuni per rafforzare il recupero evasione e agire in maniera congiunta”.

STEFANO NICCOLI

 

NESSUN COMMENTO

LASCIA UN COMMENTO