Calenzano, acqua pubblica ed energia nucleare: il M5S polemico col sindaco Biagioli

0
267

Di seguito il comunicato del M5S di Calenzano relativo agli emendamenti su acqua pubblica, energia nucleare e abbassamento del quorum nei referendum comunali:

Nell’ultimo consiglio comunale di Calenzano, ove si discuteva del nuovo statuto comunale, i consiglieri del M5S hanno presentato una serie di emendamenti, quasi tutti legati alla tutela dell’ambiente e del cittadino, attraverso lo sviluppo sostenibile e l’attenta gestione del territorio, alcuni approvati altri respinti.

Gli emendamenti importanti sul nucleare che chiedeva di specificare nello statuto: ”il Comune di Calenzano ripudia l’utilizzo e lo sviluppo di fonti energetiche di origine nucleare” e quello sull’acqua pubblica che chiedeva di inserire nello statuto: “il Comune Di Calenzano riconosce l’acqua , quale patrimonio dell’umanità, diritto inalienabile di ogni essere vivente, esso deve essere un servizio pubblico locale, privo di rilevanza economica e fondamentale per garantirne l’accesso a tutti i cittadini”.

Sono stati entrambi bocciati e francamente non se ne capisce il perché; tutto lascia presupporre che la scalata che sta subendo Publiacqua da parte di Suez (multinazionale francese della acque) sia in tutti i modi da non intralciare.

Il rischio è quello di ritrovarsi ostaggio di aziende private che gestiscono un bene primario per la vita stessa; come ricordava il consigliere Mastroberti: “la rivoluzione dell’acqua in Bolivia ha cambiato il mondo, là dove il servizio era stato affidato ad una multinazionale americana, il popolo è stato assetato con aumenti delle bollette del 300%, finché è scoppiata una sanguinosa rivolta, con cui il popolo si è ripreso un suo vitale diritto”.

La giunta Calenzanese è perfettamente in linea con il governo Renzi, che proprio nei giorni scorsi ha fatto votare e passare alcuni emendamenti presentati dal partito democratico, che tolgono dalla costituzione “l’obbligo della gestione pubblica dell’acqua”(di fatto annullando l’esito del referendum del 2011 dove la maggioranza degli italiani aveva deciso che l’acqua deve rimanere pubblica); tali emendamenti contrastano nettamente con il tentativo di arrampicata sugli specchi del Sindaco Biagioli, che in consiglio ha risposto: “in Italia l’acqua è pubblica per legge”; per poi proseguire dicendo: “ è la distribuzione che eventualmente diventa privata”.

Ma le scuse accampate dal Sindaco, hanno vita breve, tenuto conto che il governo sta spingendo verso la privatizzazione e quindi sta cancellando la legge a cui si riferiva, chi detiene la distribuzione, detiene anche il controllo economico dell’acqua. Ci domandiamo se la maggioranza in consiglio comunale sia a conoscenza di questi fatti ed a quali rischi si vada incontro se non si prende una posizione netta fin dallo statuto comunale, e soprattutto perché bocciare un emendamento che è atto a tutelare i cittadini ed a bloccare eventuali interessi privati.

La storia ci ha insegnato, il popolo assetato fa la rivoluzione!

Un altro punto importante messo a segno dai nostri consiglieri, è l’abbassamento del quorum sui referendum comunali, visto il calo di affluenza alle urne, in atto negli ultimi anni, il m5s aveva chiesto che il quorum fosse abbassato al 30% degli aventi diritto al voto, secondo il principio per cui decide chi si interessa e va a votare, senza premiare chi invece si disinteressa andando al mare. Dopo una trattativa in commissione, il punto è passato con l’abbassamento del quorum dal 50% più uno al 40% .

NESSUN COMMENTO

LASCIA UN COMMENTO