6000 visitatori per la mostra dedicata ad Antonio Berti

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I relatori con figli e nipoti di Berti

La visita notturna di Vittorio Sgarbi, l’apprezzamento dell’ex soprintendente al Polo Museale Fiorentino Cristina Acidini, la preziosa collaborazione con la Richard Ginori, la partecipazione di prestigiosi relatori al ciclo di conferenze pensato per l’occasione: questi sono solo alcuni dei motivi che hanno decretato il successo della mostra “Antonio Berti (1904-1990)” svoltasi a Sesto Fiorentino dal 28 febbraio al 31 maggio.

L’evento è stato organizzato dal Comune di Sesto Fiorentino e da La Soffitta Spazio delle Arti con la collaborazione della Fondazione per la scultura “Antonio Berti” ed ospitato nei due spazi espositivi legati al progetto AltoBasso giunto alla sesta edizione: il Centro “Antonio Berti” di via Bernini e La Soffitta Spazio delle Arti, all’ultimo piano del Circolo Arci-Unione Operaia di Colonnata. Nel primo ambiente – a pochi metri dallo studio dell’artista che è in fase di restauro – sono state esposte le sculture più belle della produzione di Berti dagli anni Trenta agli anni Ottanta, mentre alla Soffitta è stato allestito un percorso fra le creazioni più intimistiche dell’autore (schizzi, disegni, bozzetti, dipinti) arricchiti da documenti fotografici e corrispondenze con illustri personaggi del secolo scorso; il tutto grazie a un’approfondita ricerca in collaborazione con la famiglia Berti.

A tracciare il bilancio finale dell’evento sono stati Francesco Mariani, che ha coordinato il progetto nel suo molteplice ruolo di presidente dell’Associazione “Antonio Berti”, presidente del Circolo Arci-Unione Operaia di Colonnata e responsabile del gruppo La Soffitta Spazio delle Arti, e il commissario straordinario del Comune di Sesto Fiorentino, Antonio Lucio Garufi.

Complessivamente – ha annunciato Mariani – abbiamo avuto circa 6000 visitatori, ma la stima può essere letta per difetto visto l’ingresso gratuito. A questi dobbiamo aggiungere molti gruppi legati ad associazioni del territorio che hanno visitato la mostra in orari speciali e varie classi degli istituti superiori della zona. Ma la cosa che più ci ha gratificato è l’apprezzamento che abbiamo riscontrato negli esperti d’arte che sono venuti a Sesto, dal professor Sgarbi alla dottoressa Acidini. Straordinario si è rivelato anche il profilo dei relatori del ciclo di conferenze ‘Il cammino dell’arte’ che ha affiancato la mostra nei tre mesi d’apertura: abbiamo avuto i designers della Richard Ginori, il titolare delle Fonderie Marinelli, Bruno Santi del Museo dell’Opera del Duomo di Firenze, Marco Ciatti dell’Opificio delle Pietre Dure, maestri restauratori come Guido Botticelli e Giancarlo Marini e altri grandi nomi”.

In base a tutto questo – ha aggiunto Mariani – si può dire che, insieme al Comune, abbiamo vinto una scommessa importante. Fondamentali sono state le collaborazioni con il professor Domenico Viggiano, curatore della mostra, e con la famiglia Berti: Giovanni e Cecilia, figli di Antonio, e i loro cugini ci hanno aperto i loro ‘scrigni’ e accompagnato in questa avventura. E non dimentichiamo l’impegno di tanti volontari dell’Associazione “Berti” e dell’Associazione Anziani di Sesto che hanno reso possibile l’apertura delle sale espositive per la durata della rassegna. Grazie a tutti”.

A nome dell’Amministrazione Comunale di Sesto Fiorentino – ha sottolineato a sua volta il commissario straordinario, Garufi – esprimo profonda soddisfazione per l’ottima risposta di pubblico avuta dalla mostra dedicata ad Antonio Berti. Nei tre mesi di apertura abbiamo avuto anche l’onore di presenze di grande spessore, a partire da Vittorio Sgarbi, e questo conferma l’importanza che ancora oggi viene riconosciuta al più noto artista sestese del Novecento. Ringrazio il gruppo La Soffitta Spazio delle Arti, l’Associazione “Antonio Berti” e la Fondazione per la scultura “Antonio Berti”, che hanno organizzato con noi l’evento, e i figli dell’artista, che hanno messo a disposizione il loro archivio personale che ha reso veramente completa e suggestiva questa rassegna antologica”.

Ma l’arte a Sesto Fiorentino non dorme sugli allori: “Il gruppo de La Soffitta Spazio delle Arti – ha svelato in anteprima Mariani – sta già lavorando alla settima edizione di AltoBasso e posso garantire che anche nella primavera 2017 proporremo un evento artistico di spessore internazionale e dal grandissimo fascino”.

Dunque, Sesto Fiorentino sarà ancora “al centro dell’arte”.

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