Aeroporto, Falchi: “Il fronte del no rappresenta la maggioranza dei sindaci del territorio”

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Dopo la lettera di diffida inviata al Ministero dell’Ambiente insieme ai primi cittadini di Calenzano, Poggio a Caiano e Carmignano, il sindaco di Sesto Fiorentino Lorenzo Falchi torna a parlare dell’aeroporto. Questo il post pubblicato sulla propria pagina Facebook:
“Il TAR, con la sentenza del XX agosto, ha cancellato il PIT nella parte in cui prevedeva la realizzazione del nuovo aeroporto, accogliendo molte delle osservazioni di merito avanzate dai comitati. In altri termini ha confermato quello che comitati, associazioni e anche il nostro Comune, fin dal 2012, hanno sempre sostenuto.

Quindi, contemporaneamente al Ministero, va avanti il lavoro della commissione incaricata di preparare la Valutazione di Impatto Ambientale, un atto tecnico che nulla ha e deve avere a che fare con la politica. Tocca ai tecnici, quindi, valutare la proposta della politica (per noi sbagliata) che al posto del Parco della Piana sceglie di costruire un aeroporto.
Ieri quattro degli otto comuni interessati all’opera hanno chiesto al ministro una cosa molto semplice: di rispettare la sentenza.

Invece, da mesi, ogni giorno leggiamo dichiarazioni del sindaco della Città Metropolitana di Firenze, del Ministro dell’Ambiente e addirittura del Presidente del Consiglio che parlano dell’aeroporto come se nulla fosse accaduto. Annunciano che la nuova pista si farà, che i soldi pubblici necessari al privato per realizzarla sono già pronti, che tutto è già deciso e guai a fermare lo sviluppo. Come se non bastasse, parlano della VIA come di una pura formalità, di un sì scontato, di una perdita di tempo: affermazioni particolarmente scorrette in particolare nel caso del ministro poiché rivolte ai propri tecnici, gli stessi che in modo imparziale dovrebbero valutare il masterplan (perché il progetto ancora non esiste).

Ieri non abbiamo fatto altro che chiedere correttezza e rispetto dei ruoli e delle istituzioni, nell’interesse del territorio e di chi lo vive. La fretta, reale, è dovuta dalla pressione costante e continua che non poteva che pretendere una risposta immediata.

Come rappresentanti delle istituzioni rispettiamo i percorsi amministrativi e per questo lavoreremo insieme al tavolo tecnico-politico al quale porteremo il nostro contributo senza sottrarci.

Chi ci dipinge come isolati e soli sbaglia perché il fronte del No all’Aeroporto e Sì al Parco della Piana non solo rappresenta la maggioranza dei sindaci del territorio interessato ma soprattutto, e questo il partito di Governo se lo metta in testa, la maggior parte dei cittadini”.

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