Aeroporto: i sindaci di Sesto, Calenzano, Carmignano e Poggio a Caiano: “La sentenza del Tar va rispettata, non è ininfluente”

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Da sinistra: Edoardo Prestanti (Carmignano), Lorenzo Falchi (Sesto F.No), Alessio Biagioli (Calenzano), Marco Martini (Poggio a Caiano)

Lorenzo Falchi, Alessio Biagioli, Edoardo Prestanti e Marco Martini uniti contro l’ampliamento dell’aeroporto di Firenze. I sindaci di Sesto Fiorentino, Calenzano, Carmignano e Poggio a Caiano hanno scritto una lettera di diffida al Ministero dell’Ambiente. Nella missiva i quattro primi cittadini hanno chiesto all’organo governativo presieduto da Gian Luca Galletti di rispettare la sentenza del Tar della Toscana. Lo scorso 8 agosto, infatti, il tribunale amministrativo aveva accolto il ricorso di comitati e privati contro la realizzazione dell’allargamento dello scalo fiorentino.

I nostri Comuni – ha esordito Lorenzo Falchi – hanno una posizione netta e contraria alla costruzione del nuovo aeroporto, è cosa nota. Tra l’altro i Comuni di Poggio, Calenzano e Carmignano hanno portato avanti nei mesi scorsi un progetto sull’aeroporto, Aeroporto parliamone. Ad agosto il Tar si è espresso in maniera netta, chiara e inequivocabile sulla variante al Pit, sconfessando in toto il progetto della Regione. La nostra necessità è far presente alla Commisione di Via che è avvenuto un fatto non banale. Non è possibile tenere una posizione del tipo: ‘con la sentenza non cambia nulla’. Vogliamo che la commissione di Via prenda atto della nostra posizione e che si esprima in maniera negativa rispetto al parere che deve dare. Con gli altri sindaci ho voluto vedere se era possibile allargare il campo e avere altre adesioni. Se dovesse arrivare parere positivo da parte della Commissione di Via? Non mettiamo il carro davanti ai buoi. Noi confidiamo nel fatto che la Commissione tenga conto delle nostre osservazioni. Se dovesse arrivare parere positivo, leggeremo le motivazioni e poi vedremo come agire. Se ci sentiamo chiusi in un fortino? Ci sono posizioni diverse tra i vari sindaci, è normale, ma ci vogliamo confrontare anche con chi è all’opposto delle nostre idee. Non penso che noi si sia isolati da un punto di vista istituzionale e politico perché come noi la pensano altri enti politici, organizzazioni sindacali, l’Università di Firenze e categorie economiche e sociali. Bisogna avere il coraggio di portare avanti determinate posizioni anche quando non sono maggioritarie, sempre nel rispetto delle altre opinioni“.

C’è un carattere d’urgenza in questa lettera – ha aggiunto Alessio Biagioli -. Le notizie di stampa e le pressioni che avvertiamo sono quelle di spingere verso un imminente pronunciamento della Commissione di Via. L’aspetto temporale non è secondario. Quattro Comuni chiedono di esprimersi su questo tema perché sull’aeroporto c’è un metodo di portare avanti la questione del tipo: ‘abbiamo deciso preventivamente che questa opera debba essere fatta per cui le opposizioni tecniche si disattendono’. Questa situazione diventa inaccettabile quando nel merito ci entra una sentenza del Tar. Nonostante questa, si procede come se nulla fosse. La sentenza è un elemento aggiuntivo che ci fa dire: ‘è tutto sbagliato, è tutto da rifare’. L’aeroporto porterà danni ambientali e problematiche non giustificate dal rapporto costi-benefici. Perché parlo di pressioni? Pochi giorni fa Nardella ha detto: ‘A breve il via libera dal Ministero’. Quando facemmo le prime osservazioni tecniche al progetto, contestammo il fatto che la valutazione di Via non aveva la comparazione fra le soluzioni alternative, prevista e obbligatoria. Ci risposero che non era stata fatta perché la valutazione comparativa era contenuta nella Vas del Pit. Oggi decade questo elemento, cioè come fanno a dire che non c’è connessione tra il Pit e la Via? Non sta in piedi perché tutta la Via si regge su gran parte degli studi fatti in maniera propedeutica alla Vas. C’è un elemento di pressione costante a mezzo stampa, è noto da mesi. C’è uno stillicidio di notizie che tendono continuamente a rimarcare l’ineluttabilità di questa Via positiva. E poi non si parla di espressione di Via. Deciderà la Commissione. Gli esponenti di governo, invece, già parlano di parere positivo. I rappresentanti delle istituzioni non dovrebbero interferire o dare l’impressione di decidere prima quale sarà l’espressione di un organismo tecnico. La nostra è una battaglia politica e amministrativa. Se ci sentiamo chiusi in un fortino? I sindaci possono avere sfumature diverse, ma non c’è uno scontro tra di noi. Non ho mai sentito solitudine”.

lettera

Durante il Consiglio comunale di ieri i consiglieri di maggioranza, di Sel e del Movimento 5 Stelle hanno dato mandato al sindaco e alla giunta di portare avanti questa battaglia e di sottoscrivere la lettera – ha dichiarato Edoardo Prestanti, sindaco di Carmigano -. La piana è un bene comune di tutti, non ci possiamo limitare ai confini amministrativi. Le negatività dell’aeroporto impatteranno su tutti i cittadini della piana. Il mio auspicio è che, alla luce della sentenza, ci sia un dialogo fra i sindaci della piana per concertare un nuovo modello di sviluppo. La sentenza del Tar non deve essere motivo di conflitto, ma un’opportunità per tutti. Se ci sentiamo chiusi in un fortino? Non è il numero di sindaci ciò che conta. Io sento una sensibilità maggiore nei miei concittadini sul tema dell’aeroporto. Non penso che si sia soli. Le ragioni del no sono aumentate“.

Abbiamo sentito dichiarazioni autorevoli secondo cui la sentenza del Tar è ininfluente ai fini della Valutazione d’Impatto Ambientale. La sentenza – ha detto Marco Martini, primo cittadino di Poggio a Caiano – deve essere presa in considerazione, non si può dire che è ininfluente, anche perché sulla sentenza c’è scritto: ‘in nome del popolo italiano’. La sentenza entra nella sostanza perché ci sono otto censure accolte dal Tar che entrano nel merito su aspetti fondamentali sulla realizzazione dell’opera. Ci sono negatività sul piano idrogeologico, ambientale e sui sorvoli sulle ville Medicee. La nostra è una lettera di diffida, la Procura non c’entra niente, questo è un aspetto che tengo a sottolineare. L’aeroporto è incompatibile con il parco della piana, lo dice la sentenza. O l’aeroporto o il parco, è una scelta politica. Non mi va di essere iscritto al club dei sindaci del no. Siamo per il sì alla realizzazione di opere compatibili con i nostri territori e per il bene comune. Il nuovo aeroporto non è rispettoso del bene comune. E’ scorretto dire che la sentenza non conta nulla”.

STEFANO NICCOLI

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