Aeroporto, Per Sesto e Sinistra Italiana: “Rimettiamo in gioco la politica e scriviamo un futuro diverso per la piana”

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Riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato stampa di Andrea Guarducci e Jacopo Madau, capigruppo rispettivamente di Per Sesto e Sinistra Italiana riguardo la sentenza del Tar sull’aeroporto di Peretola:

La sentenza del TAR dei giorni scorsi che dichiara illegittimi tutti gli atti della Regione Toscana in merito alla ipotizzata costruzione della nuova pista dell’aeroporto di Firenze, ci consegna una buona notizia per la nostra città. Come gruppi consiliari di Per Sesto e di Sinistra Italiana Sesto da tempo sosteniamo che tale progetto è sbagliato, dannoso, presenta limiti ed incongruenze oltre ad essere stato deciso senza adeguati studi circa i reali benefici per la collettività. Questo atto ci dà ragione oltre a rimettere tutto in discussione e ripassare la palla ora alla politica. Questo atto smentisce anche chi come il Partito Democratico sestese sosteneva che tutto fosse già deciso.

Chi ha condannato Sesto a non essere parte attiva nel ricorso al TAR fortunatamente oggi siede nei banchi di opposizione nel consiglio comunale ed oggi tace. Chi è oramai teso soltanto a difendere i forti interessi in gioco come il presidente della Regione o il sindaco dell’area metropolitana si sono affrettati a ribadire che non si fermeranno. Fa tristezza e rabbia pensare che, oltre a non ascoltare il buon senso, oltre a non cercare un vero e sostenibile modello di sviluppo per il nostro territorio, si scelga di non ascoltare i tanti cittadini che lo scorso 19 giugno hanno dato un segnale forte e chiaro a chi amministra regione e provincia ed ora, in modo ancora più grave, si pensa di poter procedere calpestando anche la giustizia amministrativa. Fermatevi, è l’appello che arriva da tanti, non è un segno di debolezza ma di forza e saggezza. Di sicuro noi non fermeremo il nostro impegno e le nostre battaglie, dopo aver riconsegnato dignità alla politica a Sesto. Forti delle nostre idee e del mandato ricevuto dai cittadini, sapremo ridare spazio ad un modello di sviluppo diverso”.

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