Calenzano, libri di scuola gratis su basi Isee alle primarie, Mugnai (FI): “E’ contro la legge”

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Con una delibera di giunta, il Comune di Calenzano – alle porte di Firenze – dal 2011 ha deciso che garantirà la gratuità dei libri per la scuola primaria solo alle famiglie che, tramite Isee, dimostrino di avere un reddito pari o inferiore ai 16mila euro. La legge, però, dice un’altra cosa. E allora – mentre dinanzi alle proteste dei genitori il sindaco di Calenzano si è trincerato dietro questioni di principio nei rapporti con Roma – ecco che il caso, individuato e segnalato dal capogruppo di Forza Italia in quel Comune della piana fiorentina Daniele Baratti, finisce sui tavoli della giunta regionale attraverso un’interrogazione depositata questa mattina del capogruppo azzurro in Consiglio regionale Stefano Mugnai. Entrambi concordano: “C’è da verificare se ciò accada anche in altri Comuni toscani – affermano – e anche se una simile disposizione sia legittima, dato il quadro normativo che procede nella direzione della totale gratuità dei testi didattici nella scuola dell’obbligo. L’impressione è che il Comune di Calenzano metta i freni a un diritto, quello all’istruzione primaria, assicurato fin nel dettato costituzionale”.
Proprio di verificare e porre rimedio è ciò che Mugnai chiede alla giunta regionale con la sua interrogazione che, prima, ricostruisce la cornice legislativa, a partire dall’articolo 34 della Costituzione in cui si “prevede che “l’istruzione inferiore, impartita per almeno otto anni, è obbligatoria e gratuita””, proseguendo con «l’art 156 del D.Lgs. 297/94 il quale prevede che “Agli alunni delle scuole elementari… i libri di testo… siano forniti gratuitamente dai Comuni, secondo modalità stabilite dalla legge regionale””.

“Dal 2011 – si legge ancora nell’interrogazione regionale – l’amministrazione del Comune di Calenzano (FI) con la delibera di Giunta n. 59 del 21.4.2011 ha deciso di garantire la fornitura gratuita dei libri di testo unicamente alle famiglie degli alunni che frequentano le scuole primarie di Calenzano aventi un indicatore della situazione economica equivalente pari o inferire a euro 16.000. Tale delibera appare in palese contrasto con la circolare ministeriale che prevede la gratuità totale dei libri di testo per le scuole primarie mediante il sistema delle cedole librarie”. Le proteste sono arrivate, con tanto di “richieste di modifica della delibera avanzate dall’Associazione genitori A.Ge. Toscana” a cui il sindaco di Calenzano Alessio Biagiaoli ha risposto “affermando che la delibera in questione rappresenta un segnale politico preciso visto il ministero dal 2002 non manda più i fondi per questa voce di spesa e il Comune non può sempre correre in soccorso e tamponare le emergenze”. Dinamiche, queste, che forse non dovrebbero scontare i bimbi.

Dunque ecco i quesiti, con cui Mugnai chiede alla Regione “quali Comuni, oltre a Calenzano, non garantiscono la totale gratuità dei libri di testo degli alunni che frequentano la scuole primarie”, “se la delibera comunale, valutata anche la scarsa chiarezza a riguardo della Legge regionale 32/2002, sia da ritenere legittima» e «quale sia l’orientamento della giunta regionale sulla vicenda e quali soluzioni potrebbero essere intraprese per garantire la gratuità dei libri di testo agli alunni delle scuole primarie”.

“Nonostante la mozione del sottoscritto presentata in consiglio nel 2014 che fu bocciata dalla maggioranza – spiega Baratti – ritengo ancora oggi di dovermi battere per ristabilire un diritto sacrosanto. Non possiamo far pagare ai genitori, già tartassati, qualcosa che a loro non compete. I tagli non facciamoli sulla scuola bensì sulle numerose spese,a mio avviso superflue, effettuate in questi anni dal Comune. A tal proposito ho deciso di richiedere l’intervento del ministro dell’istruzione Stefania Giannini affinché possa mettere in campo ogni azione possibile per ristabilire prontamente l’equità e consentire il rispetto della totale gratuità dei libri di testo per tutti gli alunni delle scuole primarie presenti nel Comune di Calenzano”, conclude Baratti.

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