E’ stata presentata nella mattinata di venerdì 17 novembre a Campi Bisenzio la nuova piattaforma per la mappatura partecipata del territorio comunale. Come si legge in un comunicato “la piattaforma rappresenterà uno strumento a disposizione dell’amministrazione per formare e coinvolgere i cittadini nel generare dati e costruire un patrimonio informativo collettivo utile sia nella gestione ordinaria della cosa pubblica che per avviare fasi di ascolto e progettazione di tematiche di interesse per la città, eventualmente integrabili all’interno del portale della Partecipazione e a Open Toscana“.
“I progetti partecipativi fatti fino ad ora sono racchiusi in questo progetto – ha detto l’assessore alla città collaborativa Luigi Ricci -. L’obiettivo dell’applicazione, che sarà attiva tra la fine di dicembre e l’inizio di gennaio, è quello di far partecipare i cittadini. Scelte strategiche modificheranno in modo significativo la città”.
“Daremo un supporto amministrativa alla realizzazione del progetto – ha aggiunto Carmelita Breccione di Rete Sviluppo -. Nelle scorse settimane abbiamo iniziato un percorso partecipato con gli studenti di due classi quarte del liceo scientifico Agnoletti di Campi Bisenzio. Con loro abbiamo fatto una camminata di quartiere a San Donnino, area che sarà rigenerata in futuro. Ci saranno anche dei tavoli di partecipazione con la cittadinanza“.
“Abbiamo attivato un canale all’interno del nostro ufficio con la nomina di un garante per la comunicazione. Si tratta di Simonetta Cappelli che ha già individuati alcuni progetti – ha dichiarato Letizia Nieri, responsabile urbanistica del Comune -. Abbiamo organizzato una scaletta d’incontri che saranno sviluppati da gennaio ad aprile. Dobbiamo parlare, però, non solo di rigenerazione urbana, ma anche di rigenerazione ambientale perché Campi è fatta anche di aree rurali“.
“Vogliamo puntare molto sul versante della partecipazione, non solo su quello dell’informazione. Ci interessa aprire un processo partecipativo – le parole di Simonetta Cappelli -. Pensavamo, quindi, di iniziare con i martedì della partecipazione sul tema sei città intese come città sostenibile, città accessibile e inclusiva, città collegata, città policentrica, città vivace e delle persone, città open“.
“Finisco parlando di San Donnino, il cui progetto di rigenerazione, partito quattro anni fa, ha subìto un cambiamento importante nelle strategie dello sviluppo in seguito all’individuazione del corso della tranvia – ha concluso l’assessore all’urbanistica Stefano Salvi -. La zona che avevamo individuato per la rigenerazione è triplicata rispetto al piano originario. Questo perché la tranvia costituisce un elemento di rottura e di crescita del territorio. Vogliamo che San Donnino sia il primo protagonista di questa scelta. Sarà nostra cura trovare un percorso per coinvolgere la cittadinanza di San Donnino. Intanto presenteremo i risultati dello studio dell’università. Cominceremo a discutere su come intersecare la tranvia con le vie. Non possiamo far passare la tranvia nelle zone più vecchie perché le strade non lo consentono. Dovremo essere noi bravi perché l’amministrazione è il front office dei cittadini“.
STEFANO NICCOLI