Falchi: “Porteremo avanti la battaglia per non far costruire nuovo aeroporto e inceneritore”

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Immagine di Lorenzo Falchi sindaco di Sesto Fiorentino
Tuttosesto

La scorsa settimana la polizia giudiziaria ha sequestrato i manufatti presenti nell’area dove, da mesi, sorgono le strutture irregolari dei comitati no aeroporto e no inceneritore. Nel Consiglio comunale di martedì 29 novembre, Sara Martini del Partito Democratico ha chiesto al sindaco Lorenzo Falchi se fosse a conoscenza di  questo fatto. Il primo cittadino ha risposto così: “Non ne ero a conoscenza prima della comunicazione del sequestro. Questo da un punto di vista giudiziario. Sul piano politico la vicenda è più complessa. Se mi si chiede un’opinione politica, non ho mai nascosto che condivido le battaglie portate avanti nel corso di anni e mesi da comitati, associazioni e singoli cittadini contro la scelta di costruire nella piana due opere altamente impattanti dal punto di vista ambientale e sanitario. In questi mesi di mandato amministrativo abbiamo dimostrato di aver portato avanti una battaglia schietta e franca, utilizzando tutti gli strumenti amministrativi e politici che avevamo a disposizione. Anche la cittadinanza si è espressa in maniera molto netta, così come la giustizia amministrativa. E’ stato dimostrato che sono stati seguiti procedimenti totalmente sbagliati, sia sul piano amministrativo che politico. Vedo, però, che ci sono ultimi giapponesi che insistono sulla necessità di costruire le due opere nella piana. Da questo punto di vista la battaglia politica ci vedrà su schieramenti diversi. Con coerenza come abbiamo fatto fino ad ora porteremo avanti una battaglia politica in tutte le sedi per non far costruire nella piana il nuovo aeroporto e l’inceneritore perché pensiamo che ci sia bisogno del parco, di un elemento infrastrutturale di vuoto e di una riqualificazione ambientale e della salute sulla quale non penso ci siano più le condizioni per rimandare. E’ bene che le istituzioni prendano atto di ciò che ha detto il Tar su aeroporto e inceneritore e che adeguino, quindi, gli strumenti regionali di programmazione“.

STEFANO NICCOLI

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