Ci permettiamo questo titolo scherzoso per commentare il post che il sindaco di Sesto Fiorentino, Lorenzo Falchi, ha inserito sulla sua pagina Facebook nella giornata di domenica 29 luglio.
Oddio, pensare all’attività fisica in questa giornata calda e afosa non è agevole ma, certo, è giusto segnalare l’avanzamento dei lavori per la realizzazione dell’anello ciclabile che dovrebbe, negli intenti, rendere Sesto una città a misura di bicicletta.
Di seguito il post di Lorenzo Falchi:
Sono uno che si muove in bicicletta. Quando impegni e vita quotidiana lo permettono preferisco sempre il manubrio al volante. Meno stress, meno rumore, inquinamento e, spesso, meno tempo impiegato.
Anche per questo appena insediati abbiamo partecipato e ottenuto a tempo record i fondi del bando periferie che, grazie ad una progettazione intelligente e ad un duro lavoro di assessorati ed uffici tecnici, ci consegneranno a breve una viabilità ciclabile all’altezza di una città che vuole guardare al trasporto e al rispetto del territorio e dell’ambiente con maturità e consapevolezza.
Forse avete già notato i lavori che stanno interessando il lato dei giardini della Resistenza (zona Neto), primo intervento dell’ANELLO CICLABILE che, dal confine con Calenzano, permetterà di girare intorno alla città spostandosi dal lato pratese a quello fiorentino, in sicurezza. Oltre a questo vanno avanti anche i lavori della PISTA DELLA PIANA che, attraversando il parco accanto al Polo scientifico, collegheranno il confine di Campi a quello di Firenze.
Primi interventi che insieme alla ricucitura dei tratti esistenti e all’aggiunta di tanti altri nel prossimo futuro, permetteranno ai nostri bambini di andare a scuola, a noi di recarci a lavoro o (perché no) a fare la spesa, il tutto senza dover contendersi le carreggiate con auto e moto, ma anzi avendo corsie preferenziali e veloci.
Il nostro compito è fornire alternative, permettendo a chiunque di scegliere consapevolmente (con il rispetto di impegni e necessità personali). Abbiamo voluto la bicicletta e non ci resta, quindi, che pedalare.