Il centrodestra boccia “Inside Osmannoro”: “Non è questo che serve”

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Da sinistra: Paolo Gandola, Maria Tauriello, Marco Allegrozzi

In via della Cupola 64 a Firenze è stato inaugurato lo sportello “Inside Osmannoro” rivolto alla comunità cinese (LEGGI QUI). Il progetto, però, è stato bocciato da Maria Tauriello, Paolo Gandola, Jacopo Cellai e Marco Allegrozzi di Forza Italia e Francesco Torselli di Fratelli d’Italia. Di seguito il loro comunicato:

Non è questo ciò che serve all’Osmannoro, di certo non è questo che chiedono da anni i residenti per migliorare la propria vivibilità.

L’Osmannoro continua ad essere una periferia in mano a sporcizia, degrado e illegalità.

Nella zona di via Pratese all’Osmannoro, al confine fra i Comuni di Firenze e Sesto Fiorentino, c’è una vera e propria terra di nessuno occupata da cinesi, rom e africani e non sará certo uno sportello per l’integrazione a porre fine a questa situazione che si trascina invariata da anni.

Le leggi qui sembrano essere sospese, continuano infatti a pullulare i capannoni, per lo più utilizzati da cinesi, in cui si lavora in barba a qualsiasi normativa del lavoro, igienica e di sicurezza. Continua l’ormai quotidiano mercato abusivo in cui vengono venduti cibi di dubbia provenienza, senza alcun controllo

Più volte abbiamo segnalato la situazione alle istituzioni, che però continuano ad ignorare questa periferia: qui il codice della strada, così come la manutenzione di strade e marciapiedi e i servizi di igiene ambientali, sembrano non esistere.

Al riguardo, lo ricordiamo ancora una volta, ciò che serve per questa area e che i residenti chiedono da tempo è la costituzione di un presidio intercomunale di Polizia Municipale per il controllo dell’area a ridosso del confine comunale tra Firenze e Sesto Fiorentino nella zona dell’Osmannoro, incrementando in tal modo la presenza delle istituzioni in una porzione di territorio che richiede una forte e continuata vigilanza.

Creare uno sportello per l’integrazione, dove di fatto saranno erogate solo informazioni, rappresenta un pagliativo, peraltro tardivo, che non crediamo arrecherà benefici. Ció che serve per ripristinare una situazione di diffusa illegalità è solo la presenza delle Istituzioni che anche con questo sportello continueranno, purtroppo, a latitare“.

 

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