Il confronto tra Baldi (Pd) e Quercioli (SBC) a RTV 38

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Venerdì 26 febbraio il segretario del Partito Democratico di Sesto Fiorentino Alessandro Baldi e il leader di Sesto Bene Comune Maurizio Quercioli sono intervenuti alla trasmissione “Mezzogiorno di fuoco” in onda su Rtv 38.

Alessandro Baldi, neo segretario del Pd di Sesto dopo un periodo di commissariamento molto delicato. Chi glielo ha fatto fare?
La passione per la città. Sto facendo questo come impegno per il partito perché spero di dare un governo stabile alla città di Sesto Fiorentino perché se lo merita. Un impegno e un servizio verso i miei concittadini“.

Baldi, c’è un rischio Liguria anche a Sesto Fiorentino come dice l’ex sindaco Sara Biagiotti?
Baldi: “Ci può essere. Talvolta purtroppo la sinistra che porta valori importantissimi per la nostra società spesso guarda più a dividersi che a trovare punti di condivisione e di unità e quindi spesso si preferisce perdere la forza di maggioranza relativa piuttosto che convergere in un progetto unitario. Il rischio ci potrebbe essere, ma io credo che la tradizione del Partito Democratico a Sesto, della sinistra storica a Sesto, sia ben radicata nei cittadini e quindi credo che arriveremo tranquillamente alle elezioni dei primi di giugno con un consenso che supererà subito la maggioranza e ci permetterà di avere il governo della città già dal 6 di giugno“.

Quercioli, ma il Pd è ancora di sinistra?
Quercioli: “A Sesto sono avvenute cose importanti nell’anno e mezzo trascorso da quando Sesto Bene Comune si è presentato alle scorse elezioni.C’è uno scontro concreto fra interessi molto forti a livello Regionale e provinciale relativi alle infrastrutture che si vogliono mettere nella piana di Sesto e i cittadini di Sesto. Io credo che lo scontro alle prossime elezioni non sarà fra la sinistra o all’interno della sinistra o fra il pd e le altre forze che gli stanno intorno, ma sarà fra quei cittadini che vogliono bloccare il tentativo di distruggere la qualità della vita del nostro comune e la Piana e invece chi vuole fare queste cose“.

Baldi, una sorta di referendum, come dice Quercioli? Sì o no alle opere?
Baldi: “Questo è il rischio di banalizzare l’idea di politica della città. Fare politica vuol dire occuparsi in toto della Polis. E’ sbagliato pensare che tutto si risolva concentrandosi su due problemi soli, che, non lo nego sono portanti e hanno un impatto significativo sul territorio della Piana, dimenticando tutto il resto e cioè che la città vive di tante altre cose, che la città sta attraversando un periodo di crisi importante, che sta andando verso il degrado del centro, che le famiglie hanno difficoltà anche nell’approccio allo sport. Sono tanti i temi che devono essere affrontati nel governo di una città di cinquantamila abitanti”.

Quercioli: “Sono d’accordo che Sesto non è solo la Piana, purtroppo però in questi anni se passa quel tipo di progetti i cittadini di Sesto vedono diminuire definitivamente la loro qualità di vita. Grazie alla buona amministrazione dei decenni passati Sesto era ritenuta una città dove si andava volentieri ad abitare sia per la qualità dei servizi sia per la qualità della vita sociale e associativa. In questi ultimi anni grazie a certe scelte che vengono dalla Regione e dalla Provincia si è voluto concentrare in quella area il massimo delle infrastrutture: inceneritore, aeroporto, cittadella viola etc. Sono d’accordo con Baldi per quanto riguarda il centro storico che è ridotto ad un degrado esagerato probabilmente a causa di scelte sbagliate degli anni passati. E’ un centro privo di funzioni sociali perché sono state spostate all’esterno. Un centro così non vive. Quindi bisogna ripensare la città di Sesto pensando alla qualità della vita di chi ci vive. E la qualità della vita di queste persone passa attraverso le scelte che faremo sulla piana e sul centro di Sesto. Questi sono i temi per le prossime elezioni“.

Baldi, è tutto definito in tema di alleanze o ancora tutto aperto?
L’orizzonte mio è aperto, non guarda solo all’alleanza che ha sostenuto l’Amministrazione Sara Biagiotti nell’ultimo anno e mezzo. Ho cercato di valutare se c’erano delle situazioni di convergenza su alcuni temi. Devo dire che alcune forze politiche hanno espresso in Maurizio Quercioli come candidato sindaco mentre noi sosteniamo che dobbiamo arrivare attraverso una fase di selezione che passerà attraverso le primarie. Quindi chi sta a sinistra del Pd sostiene che le primarie le vuole fare ma poi negli incontri che ho avuto io si sostiene il contrario e le scelte sono diverse“.

Quercioli: “Se permetti una battuta ti dico una battuta: finalmente avete deciso di fare le primarie. Ricordo a tutti che io sono qui, ma ero venuto per fare le primarie che poi furono impedite da una scelta politica del Partito democratico”.

Baldi: “Il Pd, a partire dal segretario regionale Parrini e dal sottosegretario Lotti, ha detto che quella scelta, ampiamente condivisa, fu inappropriata. Quindi la scelta delle primarie, fin da settembre, quando il pd si è ricostituito a Sesto, èl’opzione principale per la scelta del candidato sindaco”.

Baldi, quanti candidati alle primarie? Una sarà Sara Biagiotti. Lo dico io.
Baldi: “Lo dici tu. Ad oggi non abbiamo ancora aperto la finestra per le candidature a sindaco del Pd o della coalizione che sarà intorno al Pd. Il primo di marzo l’assemblea comunale del partito democratico deciderà sia sulla coalizione sia sul percorso da avviare per la selezione del candidato sindaco. A quel punto si apriranno i tempi per poter presentare le candidature e poi, se ci sono almeno due candidature, le primarie“.

Quercioli, c’è margine per ricucire lo strappo o si guarda più verso quella parte del Pd che ha votato la sfiducia a Sara Biagiotti?
Quercioli: “Sesto Bene Comune ha già dato la sua risposta anche in sede di incontro con il Pd. Per quanto ci riguarda il centrosinistra è morto, prima a Sesto e poi in Italia. Per questo non esiste nessuna ipotesi di primarie con il Pd. A noi interessa partire dai bisogni dei cittadini. Non è un caso che sia avvenuta una crisi a Sesto, indipendentemente dagli imboscati o dai problemi interni alle organizzazione dei partiti. La cosa fondamentale è che è esplosa una situazione perché Sesto sta vivendo una situazione difficile con scelte che vanno contro la maggioranza dei suoi cittadini. Io credo che si debba ripartire da lì. E allora è importante mettere insieme interessi che mettano insieme le forze di sinistra con le forze civiche per gli interessi legati alle prospettive del territorio”.

Quercioli, la nuova pista è uno dei punti cruciali
Quercioli: “Gli aerei atterreranno a duecento metri dalle aule degli studenti del Polo Scientifico e dalle aule del CNR. Inibiranno oggettivamente qualsiasi sviluppo a quel Polo. Già questo dimostra come di per sé sia sbagliato aver pensato di voler fare quella scelta. La scelta di un infrastruttura come l’aeroporto blocca oggettivamente lo sviluppo del Polo scientifico che sarà costretto ad andare da qualche altra parte. E’ in contraddizione con le scelte fatte dalle amministrazioni passate quando fu scelto di fare quel polo che era un Polo di qualità che avrebbe dovuto essere collegato con la città e con lo sviluppo della stessa.
Andranno a sparire le oasi e contemporaneamente quei 350 ettari di parco che esistono e che andrebbero riqualificati per la difesa della qualità della vita dei nostri cittadini. Verrà occupato da una striscia di cemento”.

Baldi, Il Parco della Piana resta una delle opere di compensazione considerata
fondamentale anche dalla Regione Toscana
Baldi: “Il Pd non deve difendere l’aeroporto. Sono scelte che dipendono da altri livelli istituzionali, non dal comune di Sesto Fiorentino o dagli altri comuni della Piana. Le amministrazioni di Sesto sono state sempre molto critiche e contrarie nei confronti di questo impatto che va a bloccare lo sviluppo e il governo della città nella sua parte a sud del centro urbano. Però non possiamo nasconderci davanti al fatto che se la regione Toscana ha individuato nella Piana fiorentina l’evoluzione per lo sviluppo della regione dobbiamo confrontarci con questa istituzioni. Noi siamo però irremovibili, in continuità con quanto stabilito anche dalle amministrazioni precedenti, sulla realizzazione del parco. Si può spostare, ma deve essere comunque realizzato, si tratta di un’opera di mitigazione e compensazione irrinunciabili. Senza di esse non si può costruire l’aeroporto e tanto meno si può dare il via alla messa in funzione del termovalorizzatore la cui realizzazione è frutto di una scelta fatta attraverso un percorso lunghissimo e le cui responsabilità sono state condivise da molte persone”.

Quercioli. 2018 il primo camion di immondizia al termovalorizzatore di Case Passerini?
Quercioli: “Io mi auguro che i cittadini di Sesto con le elezioni di giugno siano in grado di impedire questo. Lo possono fare. C’è ancora margine. Un’amministrazione decisa può bloccare quella scelta che è una scelta vecchia e sbagliata. Ormai da nessun parte si va alla costruzione degli inceneritori. L’obiettivo è recuperare e di ridurre al minimo i rifiuti. Si può fare. In quell’area lì si potrebbe lavorare per inserire una struttura per un ulteriore approfondimento del riciclo dei rifiuti. La Regione ha deciso per l’Aeroporto, e la Provincia ha deciso per l’inceneritore, ma sia in Regione che in Provincia c’era il Pd a dirigere. E il Pd ha fatto queste scelte. Per questo imputo al Pd l’errore e la gravità dell’errore stesso. Per questo dico che la città di Sesto deve e può con l’ultima possibilità che gli rimane con le prossime elezioni, mettere un sassolino e bloccare l’ingranaggio. La prossima Giunta può mettere alla discussione gli atti per rivedere il rapporto con il Quadrifoglio, iniziare la raccolta differenziata porta a porta e legalmente individuare le possibilità rimandare la costruzione dell’inceneritore”.

Baldi. Ci sono i margini? Fossi, il vicino di casa di Campi Bisenzio punta ad un riscorso al Tar.
Baldi: “Fossi ha fatto ricorso, non contro il termovalorizzatore, ma per le opere di mitigazione che non sono state realizzate. Nel protocollo d’intesa del 2005, su cui il Pd non fa deroghe, prevedeva che prima della messa in funzione dell’impianto si realizzassero le opere di mitigazione fra cui il parco della Piana. Chi va a dire ai cittadini che si può bloccare questo procedimento, inganna i cittadini stessi approfittando delle loro legittime paure. Solo la Città Metropolitana può bloccare il progetto. Lo stesso Madau, nell’intervista rilasciata a TuttoSesto ha detto che qualunque sindaco eletto a Sesto potrà impedire la realizzazione dell’impianto di Case Passerini. Siamo arrivati ad un punto in cui non è più possibile che ci siano degli atti amministrativi da parte di questi comuni. Quello che i comuni possono fare nell’interesse della salute dei cittadini e del proprio territorio è di pretendere che questi interventi vengano fatti nella massima sicurezza, facendo le opere di mitigazione aumentando la qualità della vita. Per quanto riguarda i rifiuti. Sono d’accordo sulla cultura del riciclo e del recupero, però mi domando e domando a Quercioli come si possa portare la raccolta rifiuti a zero, come dicono molti comitati, quando se si va a vedere per esempio i dati del comune di Treviso che da anni fa la raccolta senza inceneritore è all’80% e il comune di Capannori che si fregia del titolo zero rifiuti è al 75% e non riesce andare avanti. Si può arrivare a ridurre i rifiuti, ma è un percorso lungo. Nell’immediato si mandano a bruciare i nostri rifiuti in Emilia Romagna e a Pisa facendo spendere ai nostri cittadini 50 milioni l’anno”.

Quercioli: “Noi si può lavorare per ridurre immediatamente al massimo i rifiuti. Si può ricontrattare con Quadrifoglio una diversa raccolta differenziata. Si può fare noi e lo possono fare gli altri comuni. Si può individuare un impianto a freddo per un ulteriore selezione dei rifiuti rimasti fino a rendere inutile la realizzazione dell’inceneritore. Per altro l’inceneritore, oltre che inquinare, produce ceneri che comunque devono essere smaltite e non si possono usare’ come ha detto qualcuno per fare le strade”.

Baldi: “Bisogna essere precisi sulle ceneri prodotte da un impianto. Non sono tutte uguali. Io mi chiedo se Quercioli come tanti altri si sono documentati per veder negli impianti di ultima generazione com’è la produzione e qual è il livello di inquinamento che si riversa nell’ambiente. E’ lo 0,03%. Si chiede di non volere impianti nuovi per non cementificare e non impattare sulla Piana di Sesto e poi si chiede un nuovo impianto di selezione rifiuti. C’è contraddizione”.

Il sindaco Nardella ha detto che la Grande Firenze si fa in tre anni e mezzo. Si o no?
Baldi: “Sono un po’ perplesso. io credo che si debba mettere a comune i servizi a livello metropolitano, ma da qui a parlare di fusione dei comuni credo sia un cammino un po’ lungo“.

Quercioli: “Scusate ma penso che siano le solite bischerate. Intanto si parla di un ente, la città Metropolitana, che non è nemmeno eletto. Non sono convinto“.

STEFANO NICCOLI

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