“Il filo della memoria”: inaugurata la mostra su Giovanni Duprè

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E’ stata inaugurata domenica 16 settembre a Sesto Fiorentino la mostra Il filo della memoria. Omaggio a Giovanni Duprè organizzata dal Gruppo La Soffitta Spazio delle Arti del Circolo Arci- Unione Operaia di Colonnata in collaborazione con l’Amministrazione Comunale di Sesto Fiorentino.

L’evento espositivo è ospitato presso il Centro Antonio Berti di via Bernini e si protrarrà sino al prossimo 14 ottobre.

La mostra è curata da Elisabetta Ciardi Duprè che ha ideato questo progetto nel 2017, nel duecentesimo della nascita del grande artista senese, in seguito all’interesse del Comune di Sorano ad ospitare, proprio nell’anno dell’anniversario, una rassegna a lui dedicata.

Al taglio del nastro della mostra hanno partecipato l’assessore al patrimonio del Comune di Sesto Fiorentino, Donatella Golini, il responsabile del Gruppo La Soffitta Spazio delle Arti, Francesco Mariani, l’organizzatrice della mostra, Elisabetta Ciardi Duprè, e la storica dell’arte Maria Pia Mannini.

Francesco Mariani ha raccontato con un pizzico d’emozione la genesi dell’evento: “Quando, parlando con l’Amministrazione Comunale, è nata l’idea di fare un’iniziativa in onore di Giovanni Duprè – ha detto -, ho girato la Maremma per andare a vedere quello che era stato fatto a Sorano e, grazie alla grande disponibilità di tutti gli eredi, siamo riusciti a portarla sul territorio di Sesto Fiorentino. L’esposizione, che comprende sculture e disegni, rispecchia un target di altissimo livello e siamo orgogliosi di poterla proporre proprio nel centro espositivo intitolato ad Antonio Berti che ha molte affinità con lo stesso Duprè. Ci tengo anche a sottolineare che l’apertura della rassegna è garantita grazie alla disponibilità di tanti volontari che ringrazio di cuore”.

Sicuramente questa mostra è un’occasione importante – ha poi chiosato l’assessore Goliniche lega e fa dialogare due grandi artisti toscani, Duprè e Berti, due scultori che hanno segnato la storia dell’arte italiana e che in questa mostra approfondiscono i loro punti in comune. Siamo oltre la scadenza del duecentesimo esatto dalla nascita di Duprè, ma così abbiamo il modo di ricordarlo anche oltre le celebrazioni dell’anniversario. Giovanni Duprè è stato un artista di grande spessore capace di interloquire con i grandi della storia come Nicola I, zar di Russia, che fu il suo più famoso committente e a cui Duprè fece rimandare una visita al sua atelier perché, secondo l’artista, non c’era la luce giusta; ‘torni domani’, gli disse.

Noi – ha aggiunto Golini – abbiamo pensato che un così grande scultore dovesse essere ospitato sul nostro territorio che vanta la presenza di un’altra grande figura della scultura, Antonio Berti, che ha avuto a sua volta, pur nel secolo successivo, una identica capacità di dialogo con i grandi personaggi della cultura e della politica”.

Elisabetta Ciardi Duprè ha poi spiegato che “le opere vengono dalle collezioni private di molti dei miei cugini, che ringrazio, e raccontano un interessante spaccato sul lavoro e sui legami del nostro bisavolo e della sua famiglia. Ci sono disegni, sculture, foto, ritratti di famiglia. La mostra è stata prima ospitata a Sorano, da settembre a novembre dello scorso anno, e subito dopo ha fatto tappa nel museo diocesano di Pitigliano. Ora siamo a Sesto Fiorentino, altra realtà fortemente legata al mondo della scultura.

Per comprendere il carattere del nostro bisavolo – ha aggiunto – voglio ricordare i testi di due targhe a lui dedicate. A Siena, al civico 10 della strada che porta il suo nome, c’è scritto ‘Questa umile casa ove nacque Giovanni Duprè onore dell’arte e d’Italia rammenti ai figli del popolo a che riesca la potenza del genio e della volontà’. E a Firenze, al numero 3 di via Isola delle Stinche, proprio sopra una nota gelateria, che dice ‘Fu qui l’umile stanza ove oscuro intagliatore Giovanni Duprè con la indomita forza nel volere vincendo le avversità della indigenza sovvenuto di scarso implorato sussidio poté compiere nella creta il suo primo capolavoro l’Abele morente rivelandosi già degno di un nome che durerà quanto il mondo lontano’. Si parla dell’opera comprata dalla moglie dello Zar e che ora è all’Ermitage. Ebbene, in quella casa l’ha dovuta fare sdraiata perché non aveva l’altezza per fare un’opera a misura d’uomo stando in piedi. E’ con questa determinazione che ha lasciato un segno indelebile nel tempo”.

La storica dell’arte Maria Pia Mannini, che ha collaborato alla mostra, ha poi concluso ricordando le tante affinità che uniscono Berti e Duprè: “Ci sono tanti punti di contatto tra questi due grandi artisti – ha detto – che pure sono vissuti in epoche diverse. Duprè vive nell’Ottocento in un periodo d’oro per Firenze. Conosce grandi intellettuali e i grandi di quell’epoca. Ma anche Berti incontra aristocratici, re, papi. Contatti privilegiati ma nonostante i quali mantengono grande umiltà. Erano tutti i due figli del popolo: Giovanni figlio di un intagliatore di legno, Antonio figlio di contadini. Due persone molto semplici e che si sono formate libere dalle convenzioni accademiche, da autodidatte. Condividevano anche l’amore per la famiglia. Senza dimenticare le analogie tecniche: medaglisti entrambi, usavano tutti i materiali. Dunque una mostra molto interessante che offre anche delle sorprese”.

Il programma di Toscana Tv Incontri con l’Arte curato da Fabrizio Borghini dedicherà uno speciale alla mostra che andrà in onda giovedì 20 settembre a partire dalle 20.

Nel periodo di apertura ci saranno anche due eventi per approfondire la figura di Giovanni Duprè. Il primo appuntamento è fissato per mercoledì 3 ottobre: dalle 18, in diretta streaming sul sito di Sesto Tv (www.sesto.tv), si terrà la prima puntata de I mercoledì de La Soffitta Spazio delle Arti, dialoghi sull’arte dedicati alle mostre organizzate dal Gruppo La Soffitta Spazio delle Arti. Gli ospiti saranno Francesco Mariani, Elisabetta Ciardi Duprè e Maria Pia Mannini che parleranno della mostra e della storia di Duprè.

Maria Pia Mannini approfondirà poi il tema delle affinità tra Berti e Duprè nella conferenza, con visita guidata alla mostra, in programma sabato 6 ottobre alle 17 intitolata Tra passato e presente: Giovanni Duprè in dialogo con Antonio Berti.

La rassegna è visitabile sino al 14 ottobre con i seguenti orari: feriali 16-19; festivi 10,30-12,30 e 16-19; lunedì chiuso.

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