Partiti, sindacati, associazioni, cittadini hanno partecipato, nonostante la pioggia battente, alla manifestazione L’Italia che Resiste. Una piazza autoconvocata nata, come dicono gli organizzatori, “dalla reazione spontanea al quotidiano sfoggio di xenofobia, egoismo e mancanza di empatia”.
Chi oggi non ha voluto far finta di non vedere cosa sta accadendo ha deciso di scendere in piazza, ha deciso di prendere per mano l’amico vicino e sfilare intorno al palazzo che rappresenta le istituzioni. E’ successo in più di 200 Comuni italiani.
Di seguito le foto della manifestazione di Sesto Fiorentino e alcune parole del sindaco Lorenzo Falchi:
“Chi, all’epoca delle leggi razziali, poneva dubbi o si richiamava ai valori dell’uguaglianza veniva tacciato di pietismo. Non ci vuole una grande fantasia per fare un parallelo con alcune affermazioni di oggi. Tutti noi che siamo qui siamo accusati di buonismo perché pensiamo non si debba insistere sulla strategia della paura e dell’odio che ci mette l’uno contro l’altro e che ci fa vedere in chi sta peggio di noi il nemico e la causa di tutti i mali della nostra società. Il consenso nei confronti di questa strategia è ancora molto elevato, ma credo che stia rompendo qualcosa anche in chi è rimasto indifferente fino ad oggi. Abbiamo il dovere di costruire una società in cui l’odio e la paura del diverso non siano l’elemento centrale dello stare insieme. Viceversa gli elementi fondanti dovrebbero essere l’accoglienza, la solidarietà e i valori a cui è ispirata la Costituzione nata dalla Resistenza. E’ bello che ancora una volta la nostra città abbia dato una risposta. Lo hanno fatto i partiti, le associazioni, i sindacati e lo farà anche l’amministrazione comunale: il decreto sicurezza, per quanto ci sarà possibile, non verrà applicato.
Sfido chiunque a dimostrare come il vietare l’iscrizione anagrafica, impedire il possesso di una carta d’identità e l’accesso alle strutture sanitarie possa aumentare la sicurezza del nostro Paese.
Penso che sia esattamente il contrario e per questo credo che oggi sia stato giusto essere qui con questa iniziativa partita dal basso. Il piano inclinato che abbiamo di fronte non ci fa presagire mesi e anni positivi e di miglioramento del clima all’interno della nostra società però noi dobbiamo mettercela tutta non fosse altro per poter dire che ci siamo opposti quando era il momento di doversi opporre come tanti hanno fatto in condizioni ben più difficili di questa di oggi”.
