“Le primarie sono un momento di straordinaria democrazia”. E’ questo il messaggio lanciato dall‘Italia dei Valori nel corso di una conferenza stampa tenutasi nella mattinata di venerdì 18 marzo alla Casa del Guidi alla quale hanno partecipato Domenico Camardo, in consiglio comunale dal 2009 al 2014 e candidato IdV alle primarie di coalizione di centrosinistra, Giovanni Fittante, segretario regionale, Ignazio Messina, segretario nazionale, il senatore Maurizio Romani e la senatrice Alessandra Bencini. Presenti anche l’ex sindaco Sara Biagiotti, in procinto di entrare nella “squadra” di Matteo Renzi, e la vice-segretaria del Partito Democratico di Sesto Claudia Pecchioli.
“Ringrazio chi ha fatto un passo indietro per proporre la mia candidatura – ha detto Camardo –. Rispetto alla precedente campagna elettorale, il partito è molto più presente. Le primarie ci permettono di far capire che l’Italia dei Valori c’è e che ha un proprio candidato sindaco. Abbiamo ancora tanta strada da fare, ma le primarie possono essere un mezzo per ricominciare. Concludo dicendo ai cittadini di non dimenticare la data del 17 aprile. Andate a votare al referendum sulle trivelle. Facciamo il nostro dovere anche in quella occasione”.
“Abbiamo ritenuto di impegnarci su Sesto perché è una realtà importante e strategica per l’area metropolitana – ha aggiunto il segretario regionale Giovanni Fittante -. Abbiamo proposto Camardo perché vogliamo garantire esperienza amministrativa e lui ce l’ha. Lo abbiamo scelto in maniera convinta. Il nostro impegno su Sesto sarà al massimo livello. Le nostre linee guida sono la legalità, l’efficienza amministrativa, l’innovazione e il rilancio, soprattutto sul piano economico. Vogliamo portare un contributo importante alla coalizione”.
“Le primarie sono un momento di straordinaria democrazia. L’Italia dei Valori vuole essere protagonista a Sesto – ha dichiarato il segretario nazionale Ignazio Messina -. Abbiamo scelto Camardo perché ha un’esperienza amministrativa importante. Il candidato sindaco deve risolvere i problemi, non parlare dei problemi, questo è l’approccio giusto. Vogliamo avere un ruolo importante all’interno della coalizione di centrosinistra. Non parlerò dei temi. Chi si propone come candidato sindaco non deve dire ai cittadini ‘poi vediamo’, ma deve spiegare in maniera chiara la sua opinione. Sono sicuro che Domenico non verrà meno a questo impegno. Voglio sottolineare l’importanza del rispetto della legge e della legalità. Il malaffare e la corruzione devono restare fuori dal palazzo. Inoltre pongo l’accento sull’importanza della sicurezza. I cittadini devono essere sicuri all’interno delle proprie abitazioni. Concludo dicendo che si deve lavorare tutti insieme, a partire dal giorno dopo le primarie. Ci siamo stancati di primarie in cui ci si vuole bene fino a poco prima del voto”.
A proposito di sicurezza, i parlamentari dell’Italia dei Valori hanno depositato alla Camera e al Senato una proposta di legge sulla legittima difesa. Il partito, che ha avviato la raccolta delle firme, vorrebbe presentare la proposta anche alla Cassazione.
“La politica è fatta di persone che sono, poi, quelle che devono lavorare sul territorio – ha detto il senatore Maurizio Romani -. La politica è un impegno basato sulla conoscenza. Leggendo il programma, ho notato che Domenico conosce quali sono i problemi della città. Sesto è una grossa realtà, non deve essere vista come periferia di Firenze, ma come polo di attrazione. Questo deve essere l’impegno di chi si appresta a fare il sindaco. La lotta alla corruzione e il rispetto della legalità sono fondamentali per noi. Le primarie sono uno strumento per farsi conoscere e non per dividersi”.
“Mi fa piacere che l’Italia dei Valori si presenti a queste primarie – ha concluso Alessandra Bencini -. Domenico è una persona che ha lavorato in Comune e questo è un valore aggiunto, non una macchia. Stando nelle istituzioni s’impara molto. Io devo migliorare su questo aspetto visto che vengo dal Movimento 5 Stelle”.
STEFANO NICCOLI