“A pochi giorni dall’inizio della Festa Provinciale de l’Unità di Firenze 2016 abbiamo una certezza: dopo 24 anni la nostra libreria non sarà presente. Per festeggiare i 25 anni,
infatti, gli organizzatori hanno pensato bene di rimpiazzarci senza che ci arrivasse alcuna comunicazione in merito. Sarà un’altra libreria a gestire lo stand di presentazione e vendita dei libri senza che ci sia stato chiesto di ripensare la formula, di modificare gli
accordi commerciali o altro”. Così i gestori della libreria Rinascita di Sesto Fiorentino in un post su Facebook annunciano la loro esclusione dalla festa di partito, avanzando tra l’altro il sospetto che l’esclusione “derivi dall”imbarazzo’ per il percorso politico di
alcuni dei nostri soci”. Sospetto rispedito al mittente dal segretario del Pd metropolitano
Fabio Incatasciato, che assicura: ‘‘Nessun motivo politico, abbiamo semplicemente voluto interrompere un monopolio che andava avanti da troppo tempo affidando lo stand della libreria a dei validissimi giovani di sinistra. Da quest’anno lo spazio che è stato della
Rinascita sarà delle Edizioni Clichy”. Nel lungo post su Fb i gestori di Rinascita, “passata dalla proprietà del fu Partito Comunista, fino all’attuale forma societaria composta
dai dipendenti della libreria e da una società che organizza eventi”, rivendicano la loro storia: “Siamo nati da una tradizione di impegno politico e civile, che, con le dovute differenze e con le difficoltà commerciali che il settore dei libri attraversa, cerchiamo
disperatamente di portare avanti. Dai primi anni ’70 abbiamo organizzato le librerie all’interno delle Feste de l’Unità in tutta la provincia e dal 1992, quando chiuse la Libreria Rinascita di Firenze, siamo stati presenti alle feste provinciali, dal Palazzetto dello
Sport, a Novoli, alla Fortezza fino al Parco delle Cascine”.
infatti, gli organizzatori hanno pensato bene di rimpiazzarci senza che ci arrivasse alcuna comunicazione in merito. Sarà un’altra libreria a gestire lo stand di presentazione e vendita dei libri senza che ci sia stato chiesto di ripensare la formula, di modificare gli
accordi commerciali o altro”. Così i gestori della libreria Rinascita di Sesto Fiorentino in un post su Facebook annunciano la loro esclusione dalla festa di partito, avanzando tra l’altro il sospetto che l’esclusione “derivi dall”imbarazzo’ per il percorso politico di
alcuni dei nostri soci”. Sospetto rispedito al mittente dal segretario del Pd metropolitano
Fabio Incatasciato, che assicura: ‘‘Nessun motivo politico, abbiamo semplicemente voluto interrompere un monopolio che andava avanti da troppo tempo affidando lo stand della libreria a dei validissimi giovani di sinistra. Da quest’anno lo spazio che è stato della
Rinascita sarà delle Edizioni Clichy”. Nel lungo post su Fb i gestori di Rinascita, “passata dalla proprietà del fu Partito Comunista, fino all’attuale forma societaria composta
dai dipendenti della libreria e da una società che organizza eventi”, rivendicano la loro storia: “Siamo nati da una tradizione di impegno politico e civile, che, con le dovute differenze e con le difficoltà commerciali che il settore dei libri attraversa, cerchiamo
disperatamente di portare avanti. Dai primi anni ’70 abbiamo organizzato le librerie all’interno delle Feste de l’Unità in tutta la provincia e dal 1992, quando chiuse la Libreria Rinascita di Firenze, siamo stati presenti alle feste provinciali, dal Palazzetto dello
Sport, a Novoli, alla Fortezza fino al Parco delle Cascine”.
ADN KRONOS