L’ex vicedirettore del Corriere della Sera ed ex europarlamentare Magdi Cristiano Allam presente a Sesto nella giornata del 1 giugno per sostenere la candidata del centro destra Maria Tauriello.
Di seguito il comunicato:
È stato un grande successo ieri pomeriggio l’incontro con Magdi Cristiano Allam venuto direttamente a Sesto Fiorentino per presentare il suo ultimo libro “Islam siamo in guerra” e sostenere la candidatura a Sindaco di Maria Tauriello.
“Migrante è un termine che denota un essere umano che si sposta. Ciascuna persona è connotata da un’identità nazionale. Se si trasferisce in altri Stati deve avere i documenti in regola. Non ci devono essere dubbi: o si è in regola o si è clandestini. I dati del ministero ci dicono che solo il 5% di chi entra ha diritto allo status di profugo o rifugiato, ma in Italia si accoglie generosamente anche il rimanente 95%, proprio mentre l’Istat ci dice che 12 milioni di italiani versano in condizioni di bisogno, 4 milioni sono senza reddito e un terzo dei nostri pensionati sopravvive con meno di 500 euro al mese. Ha fatto bene la nostra candidata a Sindaco Maria Tauriello, a precisare nel programma elettorale che non appena sarà al governo notificherà alla prefettura la propria indisponibilità ad accogliere altri profughi.”
Così ieri sera ha esordito Magdi Cristiano Allam, già vicedirettore del Corriere della Sera, poi europarlamentare, minacciato e condannato a morte (“anche dall’islam cosiddetto moderato”) per la sua conversione al cristianesimo. Allam – che ha presentato il suo ultimo libro ‘Islam, siamo in guerra’ – è stato accolto ieri dal coordinatore provinciale di Forza Italia Paolo Giovannini, dal capolista Marco Allegrozzi e dal consigliere regionale della Lega Nord Jacopo Alberti e si è soffermando a lungo ad autografare decine di libri e ad incontrare tutti i presenti. A portare il ‘benvenuto’ è stata la candidata a Sindaco del centrodestra Maria Tauriello che ha ha ringraziato Magdi Cristiano Allam per la presenza e che ha presentato le proposte del programma su immigrazione e politiche sociali. Allam ha parlato di terrorismo (definita una “realtà autoctona ed endogena”), del “fallimento del multiculturalismo (perché basato su elargizione a man bassa di diritti e libertà, senza pretendere in cambio l’ottemperanza dei doveri)”. Ha parlato di rischio islamico (“l’errore più grave è concepirli come comunità a se stante”), di Corano e di associazioni culturali islamiche (“che raggirano le nostre leggi e le nostre regole, dietro il ‘paravento’ di onlus ci sono autentiche moschee”) e ha avvertito del pericolo dell’”islamofilia”, senza risparmiare una stoccata al ministro dell’Interno Alfano: “Non basta espellere terroristi o singoli Imam, se poi ci comportiamo come se l’Italia fosse terra islamica”. “L’Europa si è imposta di mettere l’Islam sul piano di ebraismo e cristianesimo, senza entrare nel merito dei contenuti”.“Gli islamici – ha poi aggiunto Allam – sono portatori di un’ideologia di conquista del nostro territorio. Noi dobbiamo reagire chiarendo che non siamo terra di nessuno. Per farlo dobbiamo essere forti, nella certezza della nostra identità”. E in chiusura: “A Sesto fiorentino, e in Italia, è possibile dialogo e convivenza con gli islamici? Sì, se si rispettano le leggi, se si ottemperano le regole, se si condividono i valori che rappresentano questo territorio. E’ necessaria certezza e orgoglio di chi siamo. Non dobbiamo vergognarci a dire che dentro casa nostra abbiamo diritto ad essere prioritariamente destinatari delle risorse pubbliche”.