E’ un lunedì mattina movimentato in piazza Adua, a Firenze. Non ci sono solo passanti, ma anche cameraman, fotografi e giornalisti. Telecamere e smartphone in mano, guardano in alto, verso il tetto del Palazzo dei Congressi. Intorno alle 11.30 vengono srotolati due striscioni bianchi con su scritto in rosso “Sì aeroporto”. Dopo di che vengono sparati dei coriandoli verdi, in stile Champions League.
E’ il flash mob organizzato dal comitato presieduto da Leonardo Bassilichi per dire sì alla nuova pista da 2.400 metri. Il tutto a 24 ore dalla Conferenza dei Servizi, in programma martedì 29 gennaio a Roma, che dovrà esprimersi definitivamente sul Masterplan di Peretola.
In piazza ci sono le imprese economiche, la Fiorentina, rappresentata dal vice presidente Gino Salica, e la politica: da Dario Nardella a Eugenio Giani, da Marco Stella a Jacopo Cellai, da Gabriele Toccafondi a Paolo Marcheschi e a Simona Bonafè.
In mezzo alla folla c’è anche signore che porta, appeso al collo, un cartellone che spiega le ragioni del suo sì alla nuova pista.
“Una pista parallela all’autostrada è più valida sul piano ambientale e su quello dei voli che può consentire – dice il presidente del Consiglio regionale Eugenio Giani -. Da più di otto anni la Regione Toscana, con atti coerenti, ha dato l’ok a questo sviluppo. Ci auguriamo che la Conferenza dei Servizi sancisca l’avvio dei lavori: lo chiede la Toscana dell’economia e la Toscana della cultura“.
“Dalla Conferenza dei Servizi mi aspetto che si vada avanti, non posso pensare altrimenti – aggiunge Leonardo Bassilichi, presidente del Comitato Sì Aeroporto -. Speriamo che non ci siano altre strumentalizzazioni. Questa infrastruttura è sottovalutata agli occhi dei grillini perché, se continuano a pensare che Pisa da sola funzioni, vuol dire che non hanno idea di cosa è stato letto nei numeri. Il sistema funziona solo rafforzando insieme i due poli, il rischio è che muoia sia Firenze che Pisa. Con la nuova pista l’ambiente migliora, non peggiora, il resto sono solo alibi e strumentalizzazioni“.
“E’ un momento cruciale. La frase di oggi è: giù le mani dall’aeroporto di Firenze. E’ fondamentale per lo sviluppo della città e della regione e per l’occupazione – conclude Luigi Salvadori, presidente di Confindustria Firenze -. Chi prenderà decisioni contro la nuova pista, vuol dire che è contro lo sviluppo e contro l’occupazione. E’ un momento decisivo che non può essere fallito. Solo il ministro potrebbe non firmare per un suo atto di volontà personale. Se lo facesse, ne pagherebbe le conseguenze”.
STEFANO NICCOLI