Sedicesima edizione di “Svuota la Cantina” poco fortunata. Intorno alle 13 sulla manifestazione si è abbatutto un temporale che ha indotto molti venditori a desistere.
Peccato perché il successo della manifestazione è innegabile.
Tolti banchi rimangono però i danni. L’ex consigliere comunale del Nuovo Centro Destra, Marcello Massi, ne segnala uno che rischia di essere permanente:
Durante la solita passeggiata, in via Cavallotti e via Alighieri, vie della città i cui pavimenti sono stati realizzati in pietra serena, solo qualche anno fa, con ingenti investimenti economici da parte dell’Amministrazione comunale e quindi dei cittadini, sono rimasto a dir poco sconcertato e stupito nel vedere che sulle pietre erano state effettuate segnalazioni e numerazioni, per l’individuazione di posti da assegnare ai cittadini che avevano dato la loro adesione all’iniziativa “svuota la cantina”, con vernice bianca ad acqua, non rifrangente, probabilmente a base di resine acriliche e pigmenti coprenti.
E’ noto che il coefficiente di imbibizione della pietra serena è del 1,9% (per rendere l’idea, esso è superiore a quello dei marmi cristallini – 1,75% – materiale la cui delicatezza è ben nota dalla maggioranza dei cittadini) e che l’imbibizione consiste nell’assorbimento, in assenza di reazioni chimiche delle molecole d’acqua (o altro liquido) all’interno di materiali porosi o comunque liofili.
Persino le tecniche di posatura della pietra serena, raccomandano subito la rimozione di tracce di malta o collante prima che si secchino, mediante spugna inumidita e pulita, in quanto la rimozione di residui secchi o incrostazioni danneggerebbero la finitura e creerebbero aloni ma, nonostante tutto, in Via Cavallotti ed in Via Alighieri ( e probabilmente anche in Piazza IV Novembre) si è provveduto a deturpare la pietra serena con vernice con il rischio di un probabile danno irreversibile.
Le domande che mi sono poste sono state la seguenti: i soliti ed irriducibili ambientalisti, non hanno notato nulla? Dove erano?”.