Intervistato da La Nazione, Giuseppe Betori, arcivescovo di Firenze, ha parlato anche della moschea a Sesto Fiorentino:
Come le è venuto in mente di cedere i terreni della curia per realizzare un edificio di culto islamico?
“Perché me lo ha chiesto la comunità di Sesto attraverso il suo sindaco. Il processo non è nato da un dialogo fra noi e i musulmani ma da una esigenza della comunità locale: dare un luogo di culto a una comunità religiosa“.
Non ha temuto con questa scelta di creare tensioni nella sua comunità?
“Io non rispondo alla mia comunità, rispondo alla mia fede. Io non sono come un leader politico che ha bisogno del consenso. Io ho bisogno di guardare alla mia coscienza e capire se sono fedele alla mia fede. E in questo senso la mia fede dopo il Concilio Vaticano II è molto chiara“.
Qualche critica forte però l’avrà ricevuta?
“Francamente nella mia comunità non ho sentito voci contrarie forti, anzi: andando in visita pastorale in diverse comunità anche lontane da Sesto ho ricevuto perfino gli applausi”.