Non c’è più tempo da perdere. Adesso è arrivato il momento che il Parlamento ed il Governo, con grande senso di responsabilità, legiferino e diano risposte concrete per la salvaguardia del lavoro delle oltre 200mila piccole imprese del settore. Il tempo dei sorrisi e delle pacche sulle spalle è finito e gli ambulanti esigono risposte concrete.
Forza Italia rinnova nuovamente la propria contrarietà alla Bolkestein, la direttiva ammazza ambulanti e Sabato scorso – a margine dell’incontro promosso a Campi Bisenzio sui 450 atti presentati da Forza Italia durante i cinque anni di opposizione al Sindaco Fossi – Paolo Gandola, capogruppo di Forza Italia a Campi e la collega Maria Tauriello, Capogruppo di Forza Italia a Sesto hanno incontrato insieme all’On. Renata Polverini, Vice Presidente della Commissione Lavoro alla Camera dei Deputati, i vertici di Assidea che riunisce gli ambulanti di tutta la Toscana.
“Nel 2005, prima ancora che la questione fosse esplosa, ho partecipato alla manifestazione degli ambulanti ed oggi dunque esprimo nuovamente la mia vicinanza a tutti i professionisti del settore che contrastano la direttiva europea, che paragona le aree pubbliche alle risorse naturali”, ha dichiarato l’on. Polverini durante l’incontro.
“Comprendo pienamente la preoccupazione degli operatori ambulanti perché il blocco delle licenze significherebbe per loro non solo disoccupazione ma anche la fine di un’attività generazionale densa di investimenti e di professionalità e per questo chiedo al Governo di farsi interprete del mantenimento di un segmento sociale fondamentale per il nostro Paese, nonché peculiare della nostra cultura”, ha aggiunto ancora l’On. Polverini.
Come noto, la direttiva Bolkestein, relativa ai servizi nel mercato interno, stabilisce che qualora il numero di autorizzazioni disponibili per una determinata attività sia limitato per via della scarsità delle risorse naturali o delle capacità tecniche utilizzabili, gli Stati membri dell’Ue applichino una procedura di selezione tra i candidati potenziali. Il decreto legislativo del 26 marzo 2010, che attua la direttiva Bolkestein, ne ha esteso l’applicazione anche al settore del commercio ambulante su aree pubbliche, ritenendole risorsa naturale limitata e ha specificamente rinviato ad una intesa in sede di Conferenza unificata Stato-Regioni-Autonomie locali l’individuazione dei criteri per il rilascio e il rinnovo della concessione dei posteggi per l’esercizio del commercio su aree pubbliche e le disposizioni transitorie da applicare anche alle concessioni in essere.
Invero, soltanto l’Italia e la Spagna hanno previsto il campo di applicazione della Direttiva Servizi agli imprenditori fruitori del suolo pubblico e del demanio marittimo. E non risulta che l’Unione Europea abbia avviato procedure di infrazione verso gli altri Stati per il mancato recepimento nella loro normativa statuale l’ambito di applicazione della Direttiva Bolkestein ai settori di cui parliamo.
Per questo noi di Forza Italia, dichiarano Tauriello e Gandola, riteniamo da tempo che serva uno schieramento trasversale che voti in Parlamento l’estromissione degli ambulanti dall’applicazione della Bolkestein, ridando fiato a questa categoria. Dopodiché si apra un tavolo di confronto per trovare regole giuste e sostenibili.
A Sesto fiorentino sono circa 160 gli operatori del mercato mentre a Campi Bisenzio risultano in essere 119 concessioni di cui 13 per gli ambulanti del mercato di Capalle, 21 per quello di San Donnino e 85 per gli operatori che attualmente operano al mercato del capoluogo.
Lo scorso 14 Novembre, continuano Tauriello e Gandola, abbiamo partecipato alla manifestazione promossa da Assidea, per contestare l’applicazione della direttiva Bolkestein e per richiedere lo stop dei bandi per riassegnare tutte le licenze.
Per noi questo settore deve essere difeso, tutelato oltre che valorizzato nella sua specificità, con mirati interventi di tipo legislativo che dovrebbero vedere unite le forze politiche di ogni schieramento.