Anche la Cisl commenta gli scontri dell’Osmannoro:
“Bisogna combattere il lavoro nero e lo sfruttamento dei lavoratori, facendo rispettare le norme sulla sicurezza e la salute in ogni luogo di lavoro. Questo vale per le imprese italiane e vale anche per la comunità cinese”. Così la Segretaria Generale della Cisl, Annamaria Furlan ed il Segretario Generale della Cisl Toscana, Riccardo Cerza commentano gli scontri avvenuti questa notte tra le forze dell’ordine e un gruppo di cittadini cinesi a Sesto Fiorentino. “Quello che è avvenuto a Sesto Fiorentino è un fatto grave, di fronte al quale bisogna intensificare ogni sforzo per garantire la legalità, dentro e fuori i capannoni, cercando sempre e fino in fondo il dialogo con la comunità cinese, ma senza consentire zone franche sul nostro territorio in cui si lavora in condizioni di sfruttamento e insicurezza. I controlli nelle aziende sono a garanzia del rispetto della legalità e della sicurezza sul territorio, contro il lavoro nero, lo sfruttamento e per condizioni occupazionali sicure e salubri. Quindi non vanno certo contro ma piuttosto a favore della comunità cinese. Tra l’altro questo piano straordinario di controlli è il frutto di un progetto richiesto e condiviso dal sindacato e da tutte le forze sociali, per prevenire le situazione drammatiche legate allo sfruttamento e al lavoro nero. Non dobbiamo dimenticarci che tutto ha avuto origine dal drammatico rogo della ‘Teresa Mode’ al Macrolotto di Prato, dove 7 cittadini cinesi morirono di notte bruciati e asfissiati dentro un capannone dove lavoravano e vivevano rinchiusi. Esprimiamo al contempo solidarietà agli uomini delle forze dell’ordine che sono stati bersagliati dal lancio di oggetti mentre stavano facendo il loro lavoro al servizio della legge”.