Una delegazione del Partito Democratico di Sesto ha incontrato questa mattina i bambini della Repubblica saharawi ospiti a Sesto Fiorentino.
“Una colazione insieme”, racconta il consigliere comunale Sara Martini, “che si è rivelata un’occasione preziosa per fare il punto insieme al Rappresentante della Repubblica Autonoma Saharawi Democratica in Toscana, Abdellai Mohamed Salem, e al presidente dell’associazione Ban Slout Larbi, Sandro Volpe, sulla situazione attuale della tormentata vicenda che coinvolge da troppo tempo questo popolo amico da oltre trenta anni della nostra città”.
“È importante continuare e rafforzare l’impegno per accogliere i piccoli ambasciatori di pace che arrivano da uno dei luoghi desertici più inospitali al mondo e la rete di solidarietà che ogni anno si rinnova, anche a Sesto Fiorentino, è straordinaria”, sostiene il PD sestese. “Serve però – continua – un impegno forte e un segnale politico chiaro, al fianco dell’Associazione nazionale di solidarietà e del Fronte Polisario, per mantenere viva l’attenzione perché questo popolo possa arrivare presto all’autodeterminazione e si possa giungere ad una Repubblica finalmente libera e sovrana dopo ben quaranta anni dalla sua fondazione”.
Il PD di Sesto si impegna a promuovere a tutti i livelli istituzionali iniziative di sostegno politico alla Repubblica saharawi affinché il suo riconoscimento diventi una priorità nell’agenda politica nazionale, europea e internazionale. L’auspicio è che venga presto definita, con il sostegno delle Nazioni Unite e della comunità internazionale, una data certa per lo svolgimento del referendum sull’autodeterminazione, condizione alla base del cessate il fuoco del 1991, che purtroppo oggi pare ancora poco meno che un miraggio.
“Sappiamo bene – continua ancora il PD – come la Repubblica saharawi stia vivendo un momento delicato e di passaggio dopo la morte del carismatico presidente Mohamed Abdelaziz. Ci auguriamo che il nuovo presidente eletto il 9 luglio scorso Brahim Ghali, veterano della lotta saharawi e uno dei membri fondatori del Polisario, possa continuare a guidare il popolo saharawi privilegiando la via del dialogo e della diplomazia e coinvolgendo su questa via soprattutto le nuove generazioni”.