Vi proponiamo il seguente articolo scritto da Damiano Sforzi, presidente dell’associazione Per Sesto.
Mercoledì 16 dicembre la sala della Libreria Rinascita era piena per discutere del Centro di Sesto Fiorentino.
Il centro della città non è semplicemente il fulcro di un territorio ma ne è il cuore, che funziona se riesce a rispondere alle esigenze di chi ci abita, di chi ci lavora, di chi cerca servizi pubblici e privati ed anche di chi vuol divertirsi e stare insieme.
Il centro funziona se riesce ad essere ben integrato con tutte le parti della città e cresce quando interagisce con gli altri “centri”: sia con i poli produttivi e del lavoro, due su tutti Osmannoro e Querciola, sia con il Polo scientifico dell’Università e quello culturale di Doccia che raccolgono la maggior parte dei giovani e giovanissimi di Sesto e non solo.
Il centro di Sesto funziona se continua a pensarsi e ad avere l’ambizione di essere uno dei centri della Firenze grande e non si limita ad essere il baricentro di una periferia.
Naturalmente niente nasce oggi e tutto è frutto della storia e delle scelte che sono state prese nel tempo. La nostra è una città che ha investito molto nella riorganizzazione del centro cittadino e nella promozione delle attività commerciali, cercando di sviluppare proficuamente confronto e dialogo tra pubblico e privato. Il dialogo e la partecipazione, come riportato da più interventi nella discussione, devono continuare ad essere la guida per le future scelte.
In questa logica dobbiamo lavorare sulle piazze del centro per promuovere attività e vivibilità, a partire dalla bella e funzionale nuova piazza IV Novembre senza dimenticarsi di piazza Galvani (Piazza della stazione), da guardare come una delle porte di ingresso di Sesto ad oggi sicuramente non all’altezza della funzione che gli vogliamo attribuirle.
In questo contesto dovranno trovare il migliore sviluppo il Palazzo Pretorio, il complesso della Polisportiva e la Saletta 5 maggio. Sui primi due diverse idee sono emerse negli ultimi anni, ma se vogliamo che funzionino dobbiamo tenere insieme i progetti con la sostenibilità economica. Per la terza il confronto con la proprietà deve portarci a rendere quello spazio di nuovo dei cittadini.
Oltre ai luoghi un ruolo fondamentale lo rivestono le iniziative volte a promuovere le rete commerciale ed artigianale del territorio, sia attraverso il rilancio delle attività del Centro Commerciale Naturale che di quelle promosse dall’amministrazione comunale come la Fiera di Primavera, i concerti e i molti altri eventi organizzati durante il corso dell’anno.
Durante l’incontro non abbiamo esaurito tutte le tematiche sui luoghi e le idee inerenti al centro cittadino ma abbiamo voluto continuare una discussione, che non dovrà fermarsi mai, con chi lo abita, chi ci lavora e chi lo vive tutti i giorni, cercando di disegnare un’idea della nostra città.
Ringraziamo per questo i rappresentanti di A Sesto Acuto, Ornella Giomini della CNA della Piana, Paolo Covelli di FIAB Sesto in Bici, Alessandro Iasiello di Croce Viola e tutti gli altri che hanno voluto essere presenti e portare un contributo alla nostra discussione.
p.s. ti sei dimenticato della ZTL? No, non ce ne siamo dimenticati. Pensiamo solo che l’accesso al centro con le auto, le moto, le bici e a piedi dovrà essere organizzato tenendo conto dei progetti che vogliamo realizzare e non il contrario.