La novella dello stento che dura tanto tempo. Così si potrebbe definire il rilascio delle integrazioni richieste a Enac e Toscana Aeroporti nell’ambito della Valutazione d’Impatto Ambientale per il nuovo aeroporto.
La novella dello stento
che dura tanto tempo
la vuoi sentir?
Si.
Non si dice si
alla novella dello stento
che dura tanto tempo
la vuoi sentir?
No.
Non si dice no
alla novella dello stento
che dura tanto tempo
la vuoi sentir?
L’ultima scadenza è… scaduta il 31 gennaio 2016.
Di seguito l’articolo integrale riportato su Piana Sana:
In questi giorni, ENAC e Toscana Aeroporti stanno facendo dei saggi archeologici nell’ambito della Valutazione d’Impatto Ambientale per il nuovo aeroporto. A quanto pare, hanno trovato reperti che vanno dalla preistoria all’età romana, che potrebbero richiedere varianti all’opera.
Ma la vera domanda è un’altra: perché si permette a ENAC e a Toscana Aeroporti di continuare a portare elementi per la VIA?
Il 20 luglio, il Ministero gli aveva richiesto delle integrazioni, entro il termine tassativo di 45 giorni. Fa 3 settembre. E il 3 settembre ENAC e Toscana Aeroporti hanno presentato le integrazioni, su cui il pubblico poteva fare le proprie osservazioni, entro 60 giorni (non perentori). Fa 2 novembre.
Poi però, il 2 dicembre, ENAC e Toscana Aeroporti hanno presentato altri 14 documenti di non meglio specificata “documentazione integrativa volontaria”, del tutto sconosciuta alla legge sulla VIA (d.lgs. 152/2006).
Secondo la legge, il Ministero doveva esprimersi entro 90 giorni (non perentori) dalle osservazioni del pubblico. Fa 31 gennaio 2016. E’ il 4 febbraio. Il Ministero tace. In compenso, ENAC e Toscana Aeroporti continuano a studiare, a scavare, a integrare.
Evidentemente le integrazioni che hanno presentato non sono state sufficienti. Allora la legge è chiara: “nel caso in cui il proponente non ottemperi alle richieste di integrazioni da parte dell’autorità competente, non presentando gli elaborati modificati, o ritiri la domanda, non si procede all’ulteriore corso della valutazione.” (d.lgs 152/2006, art. 26, comma 3-ter).
Che fine ha fatto il diritto? Servirà Indiana Jones per disseppellirlo?