Quercioli: “Falchi non ci ha mai proposto un accordo programmatico di governo”

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Da Falchi siamo stati trattati con arroganza, simile a quella del Partito Democratico”. Aveva parlato così la scorsa settimana Maurizio Quercioli riguardo la squadra di governo che il nuovo sindaco di Sesto Fiorentino Lorenzo Falchi ha poi presentato sabato 25 giugno (LEGGI QUi). A pochi giorni da quelle dichiarazioni il leader di Sesto Bene Comune e della coalizione Insieme (Rifondazione Comunista, Alternativa Libera e Possibile) ha precisato qual è la posizione delle liste a suo sostegno.

Il voto di giugno è stata una novità profonda per Sesto, con il Pd per la prima volta all’opposizione – ha detto Quercioli durante la conferenza stampa tenutasi nella mattinata di giovedì 30 giugno -. Le elezioni comunali sono state l’ultima possibilità per i sestesi di dare la loro opinione sull’inceneritore e così è stato perché ci sono tanti cittadini contrari alla sua realizzazione.

L’altro aspetto che emerge dal voto di giugno è il giudizio. Per darlo in maniera corretta bisogna guardare il voto del primo turno, quando i cittadini si sono espressi per una lista o un candidato sindaco. Abbiamo visto una Sesto divisa in tre: la coalizione del Pd al 33% con il Pd stesso al 28%, Sinistra Italiana e Per Sesto al 27% e Sesto Bene Comune e Insieme al 19%. Noi abbiamo proposto l’apparentamento a Sinistra Italiana. E’ un’operazione non particolarmente giusta, ma prevista dalla legge. Se ti apparenti, dividi la vittoria e così si ha una proporzione più adeguata ai voti dei cittadini dell’alleanza. L’apparentamento ci è stato rifiutato, era legittimo, così come non è stato nemmeno presa in considerazione l’ipotesi di un accordo programmatico. Sinistra Italiana aveva parlato di un accordo programmatico al momento del rifiuto dell’apparentamento. L’accordo non ci è stato nemmeno proposto. Questo è bene chiarirlo perché qualcuno ha il vizio di dire bugie. A noi nessuno ha proposto posti in giunta o l’apparentamento. Ci hanno chiesto di firmare, entro un determinato un giorno, il programma di governo. Se fosse stato così, a un candidato sarebbe stato riconosciuto un assessorato, senza però dirci le deleghe. Le avrebbe scelte il sindaco e questo è anche giusto, visto che l’assessore risponde al primo cittadino e non al consiglio comunale. Ma se esiste una maggioranza, all’interno di essa si devono discutere i criteri di formazione della giunta, non i nomi che vengono scelti dal sindaco. Nell’unico incontro informale che ho avuto con Falchi, ho chiesto di sapere, appunto, i criteri di definizione della squadra di governo e di avere una discussione sul programma, ma mi è stato risposto che non c’era tempo per un confronto approfondito.

Le questioni inceneritore e aeroporto sono chiare, soprattutto quella sull’inceneritore con la firma di Falchi del protocollo Rifiuti Zero davanti a Rossano Ercolini. Sono sicuro che l’impegno sarà rispettato. Il problema è che non c’è una novità vera nella nuova giunta, ma il riciclaggio di qualcosa di vecchio. Nel nostro programma noi facciamo riferimento a tre elementi fondamentali: la questione del Polo scientifico, la questione del centro e la questione della socialità e della cultura. Se il centro è così in crisi, è colpa delle politiche delle Pd dell’ultimo decennio. Una rottura rispetto al passato è necessaria. Polo scientifico: sono diciassette anni che è in quella zona, fuori dal mondo. Serve dare un segnale di ripresa di contatto col Polo. Infine l’urbanistica e l’edilizia e quindi i regolamenti che sono punitivi e farraginosi. Nei Comuni vicini esistono regolamenti più agili. Noi vogliamo favorire lo sviluppo di Sesto che, molto spesso, è bloccato proprio dai regolamenti urbanistici ed edilizi.

Voglio che sia chiaro il fatto che noi non abbiamo rifiutato niente. Abbiamo preso atto – ha continuato Quercioli – che non c’è la volontà di creare un rapporto. Non voglio che venga detto che la colpa è nostra. La sensazione è che le liste di Falchi si siano comportate nei nostri confronti come se noi rappresentassimo una piccola forza ininfluente, con le liste a sostegno di Falchi, invece, come se fossero una forza enorme. E’ sembrato un comportamento peggiore di quello avuto in passato dal Pd nei confronti dei propri alleati. Ma quando il Pd aveva il 55-60% dei consensi e si alleava con Sel, dava un assessorato al consigliere di Sel. La differenza è che Sinistra Italiana e Per Sesto hanno il 27% dei consensi e noi non siamo il 5% di Sel. Noi abbiamo il 19%.

In consiglio comunale noi siamo sottostimati. Avremo due consiglieri (Maurizio Quercioli e Serena Terzani, ndr) invece dei quattro che avevamo la volta precedente. Faremo una battaglia forte in consiglio comunale, appoggeremo le scelte che l’amministrazione farà conseguenti di impegni presi. Su aeroporto e inceneritore, la giunta avrà la nostra sollecitazione e approvazione se gli atti andranno nella direzione che noi auspichiamo. In generale, però, la nostra coalizione è all’opposizione. Siamo, però, pronti a ricrederci e a dare il nostro sostegno. Noi non chiudiamo la porta nei confronti di Falchi. Noi prendiamo atto di una chiusura da parte loro. Quello che noi vogliamo è un ricambio della cultura politica che, però, non ci sembra stia avvenendo.

La formazione della giunta e i suoi primi atti ci lasciano perplessi. La giunta di adesso ha una forte continuità col passato, visto anche che ci sono due ex segretari democratici (Damiano Sforzi e Camilla Sanquerin, ndr). La novità è rappresentata dalla presenza di Tomaso Montanari come consigliere del sindaco per la cultura e questo è un fatto molto importante, rafforzato dal fatto che svolge questo incarico anche a Roma con un sindaco diverso (Virginia Raggi del Movimento 5 Stelle, ndr).

Per quanto riguarda gli atti – ha concluso Quercioli – riteniamo positiva la costituzione in giudizio del Comune di Sesto per il ricorso al Tar contro la realizzazione dell’inceneritore. Nei prossimi mesi attendiamo la maggioranza sugli altri atti fondamentali, come la strategia rifiuti zero, il che significa aprire un dialogo con Quadrifoglio. Loro hanno sempre ritenuto impossibile il ritiro del Comune da Quadrifoglio. Noi abbiamo sempre detto di essere disponibili a venir via da Quadrifoglio, qualora non avesse saputo gestire in maniera puntuale la raccolta porta a porta”.

STEFANO NICCOLI

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