“Una seconda occasione persa per la sinistra a Sesto Fiorentino. Evitando di dare unilaterlamente delle responsabilità, il 20 maggio, avevamo argomentato la nostra scelta di sostenere il Quercioli evidenziando come la nascita di Sinistra Italiana avesse portato la parte politica raccolta attorno a Falchi ad una pericolosa idea di autosufficienza. La storia è nota, in Italia: si unisce dividendo…
Così si è scelto di rifiutare la richiesta di apparentamento avanzata in trasparenza. La versione ufficiale parla di due consiglieri di opposizione che così verrebbero sottratti al Partito Democratico. Un dettaglio tecnico, a cui si potrebbe replicare che così in Consiglio entreranno meno consiglieri di una coalizione che pur ottenendo il 20% dei consensi si ritroverà con soli due rappresentanti. Evidentemente la coalizione di Falchi preferisce rischiare di perdere le elezioni anziché dipendere da un’alleanza di sinistra.
Una responsabilità politica grave, che speriamo non porti ad una ben più grave terza occasione persa. Da parte nostra non ci assumeremo la responsabilità di invitare le cittadini e i cittadini al non voto, sarà la loro capacità di valutazione a muoverli. Politicamente Sinistra Italiana conferma le accuse di chi legge la nascita di tale soggetto come un tentativo autoreferenziale di esclusione delle forze di sinistra estranee al centrosinistra (di Bersani?). La nostra priorità rimane la stessa, di governo o di opposizione che sia in termini istituzionali: rafforzare il percorso di rilancio, rinnovamento e radicamento sul territorio avviato in questi mesi, distanti da logiche autoreferenziali, capaci di soffiare sul qualunquismo e favorire l’astensione. Risponderemo con la partecipazione e l’attività politica, rilanciando l’appello a trovare una convergenza politica. C’è ancora tempo per cambiare idea”.
Rifondazione Comunista Firenze